La Festa della Donna, come ogni 8 marzo, vedrà un tripudio di mimosa, per la maggior parte ligure.

Ma come è nata questa ricorrenza e perchè si è scelto come fiore simbolo proprio la mimosa?

Tutto partì dalla Russia e dalla cosiddetta Rivoluzione di Febbraio avvenuta tra il 23 al 27 febbraio 1917 (secondo il calendario giuliano vigente allora in Russia che si traduce tra l’8 e il 12 marzo nel calendario gregoriano) che provocò l’abdicazione dell’imperatore Nicola II, la fine della dinastia dei Romanov, dell’Impero russo e dell’autocrazia. Proprio il 23 febbraio, per noi l’8 marzo, entrarono in sciopero circa 90.000 persone, tra cui molte donne e, secondo alcune fonti furono proprio le donne a fomentare la protesta nata per manifestare contro la guerra e l’autocrazia.
Per questo motivo, e in modo da fissare un giorno comune a tutti i Paesi, il 14 giugno 1921 a Mosca si fissò l’8 marzo come la “Giornata internazionale dell’operaia”, ma fu solo quasi 50 anni dopo, il 16 dicembre 1977, con la risoluzione 32/142 che l’Assemblea generale delle Nazioni Unite propose di dichiarare un giorno all’anno dedicato alla “Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle Donne e per la pace internazionale” (“United Nations Day for Women’s Rights and International Peace”). Molti paesi dunque, seguendo la scia russa, decisero come data simbolo proprio l’8 marzo.

Perchè la mimosa?

Nel 1946 fu l’U.D.I. (Unione Donne Italiane), e nello specifico Teresa Mattei, a scegliere la mimosa come simbolo delle donne. Questo perchè la mimosa è un fiore spontaneo, a basso costo e facile da reperire, ma che simboleggia la resilienza e la capacità di fiorire anche in condizioni difficili. Tra le altre cose, veniva usata dalle staffette partigiane (per lo più donne) come simbolo di riconoscimento. Come curiosità, possiamo aggiungere che alcuni esponenti socialisti in realtà proposero al suo posto la violetta, ma la proposta fu rigettata in quanto proposta esclusivamente da uomini.
Ma la tradizione di regalare la mimosa l’8 marzo non è solo italiana, anche in Russia ed in Albania si è sempre utilizzata, questo perchè fiorisce tradizionalmente tra la fine di febbraio ed i primi di marzo. In Francia, invece, i fiori storicamente simbolo delle donne erano le violette ed i gigli, mentre in altri paesi si regalano fiori alle donne senza avere un “prodotto simbolo”.

Attualmente la mimosa che si trova in commercio in tutta Europa è coltivata al 80% nella riviera ligure di Ponente, un vero fiore all’occhiello della produzione florovivaistica ligure.

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