Continua il nostro viaggio alla scoperta delle piante aromatiche coltivate sulla piana di Albenga. Tra le più comuni usate in cucina ed erboristeria, delle sue virtù ne parlava già il filosofo e botanico Teofrasto (371 a.C. – 287 a.C.) che fu discepolo di Aristotele, c’è l’origano, noto con il nome scientifico di Origanum vulgare, cugino primo dell’Origanum majorana che, invece è noto come maggiorana, attenzione a non confonderli!
Il genere Origanum (L., 1753) appartiene alla famiglia delle Lamiaceae e riunisce in sè una moltitudine di specie diverse.
Pianta erbacea tipica della macchia mediterranea, nasce spontaneamente in molte zone collinari e montane anche della nostra Liguria, è composta da un rizoma dal quale crescono fusti che possono raggiungere i 70 cm, alcuni solo con foglie, altri con l’infiorescenza. Le foglie, verdi, crescono lungo il fusto e sono disposte in modo opposto, picciolate, con una lamina a forma lanceolata oppure ovata a seconda delle specie. Spesso sono asimmetriche alla base ed i bordi sono dentellati.
Sono queste che raggiundono la maggior essenza aromatica e, essiccate o fresce, sono utilizzate per moltissimi usi.
La pianta dell’origano fiorisce tra giugno e settembre, mesi ideali per raccogliere i rami da essiccare.
Il nome Origano è formato da due parole di origine greca: òros che significa “monte” e ganào ovvero “io mi compiaccio”, da qui il significato che può essere tradotto in “gioia”, “meraviglia”, “delizia della montagna”.
L’Origano è generalmente coltivato in vaso e può essere trapiantato in pienaria in un luogo soleggiato. E’ una pianta rustica che non necessita di cure particolari, resiste bene alle intemperie ma bisogna far attenzione ai ristagni idrici, soprattutto se mantenuta in vaso. Meglio evitare zone soggette a gelate, sebbene sia comunque una pianta tutto sommato resistente.
Ingrediente fondamentale nella cucina mediterranea, l’origano è un ottimo condimento nelle salse di pomodoro, sia in forma secca che fresca, ma si sposa bene anche con i legumi, in particolare con i fagioli. Può essere impiegata per insaporire sughi, preparare hamburger di carne, condire alcuni tipi di pesce, specie quelli cotti al cartoccio e può perfettamente accompagnare zucchine, patate e funghi.
Come i suoi parenti appartenenti alla famiglia delle Lamiaceae, l’origano è considerato un perfetto antinfiammatorio naturale, che protegge dalle malattie respiratorie grazie alle sue qualità antisettiche e antispasmodiche. In cosmetica una manciata di origano essiccato può essere infusa nell’acqua di pediluvi o bagni per un’azione purificante, deodorante e stimolante. Ricca di fibre, può aiutare il buon funzionamento dell’intestino, contrastando la stitichezza e favorendo il regolare assorbimento di colesterolo e zuccheri, aiutando a combattere l’ipercolesterolemia e l’ipoglicemia.
Pianta carica anche di significato mistico, nell’antica Grecia era utilizzato per comporre le ghirlande degli sposalizi come simbolo di fertilità e prosperità, mentre nel Rinascimento si usava mettere l’origano sul davanzale per risvegliare la passione di una donna per il proprio amante.