L’etimologia è greca e deriva da keleos: fiammeggiante, ardente. La celosia si presenta già attraverso il nome, strettamente legato al suo aspetto appariscente e stravagante: l’infiorescenza è infatti tra le più sgargianti del giardino, con una forma che ricorda quella delle spighe, oppure delle creste, ed è sempre molto colorata.
Pianta ornamentale della famiglia delle Amaranthaceae, come l’amaranto e l’antriplice, la celosia è originaria delle zone tropicali di Asia e Africa, ma dalla metà del sedicesimo secolo è diffusa anche in tutta Europa. Può raggiungere anche i 50 centimetri, ha portamento eretto e foglie verde intenso e dà il meglio di sé a primavera, quando i fiori sbocciano in tutti i loro colori e forme.
È nota anche come “amaranto piumoso” o “fiore di velluto”, a ricordare i petali dall’aspetto felpato e le fogge insolite dei fiori.
A colpire tutti i sensi, dalla vista al tatto, fino all’olfatto, la celosia rivela anche un profumo speziato che ne scopre facilmente la presenza.
Tante sono le varietà di celosia, e sempre insoliti, appariscenti e spettacolari sono i suoi fiori: ci sono quelli che ricordano piume colorate della Celosia caracas, quelli che ricordano le spighe, ma colorate, della Celosia argentea plumosa, ma anche le “creste” della Celosia argentea cristata, nota volgarmente come “cresta di gallo” proprio per i suoi fiori a ventaglio, strani e di una gamma che va dall’arancio all’amaranto, in tutte le sfumature del rosso. In genere si è soliti individuare tre gruppi di Celosia: quelle crestate, quelle spicate, con fiori a punta, e quelle plumose, che ricordano pennacchi. A partire da queste cultivar, le varietà sviluppate sono ormai decine: ognuna sviluppa un fiore dalle forme insolite di ciuffi e pompon che spaziano dal giallo e bianco alla gamma dei rossi. Alcune tra le più note e diffuse sono la Kelos, la Merida, la Hot Topic, la Intenz, la Twisted.
A discapito della varietà e particolarità, la celosia non richiede sforzi eccezionali per essere coltivata.
Attenzione all’acqua: la celosia ha bisogno di una regolazione dell’umidità equilibrata, ed è bene evitare ristagni nei sottovasi o eccessiva innaffiatura. In linea con i suoi colori accesi, la celosia ama il sole e la luce, lo confermano le fioriture, che vanno da maggio all’autunno nelle zone temperate. Ecco perché è una pianta che sta bene alle temperature intorno ai 20 gradi, sopravvive bene in appartamento, e non si adatta alla stagione invernale, durante la quale esaurisce il suo ciclo.
Commercializzata è possibile acquistarla come pianta in vaso o come fiore reciso.
Il fascino di questo fiore si rispecchia anche nella simbologia botanica, che le attribuisce valori di positività come il coraggio e l’immortalità, significato che condivide con il suo parente, l’amaranto. La curiosità ulteriore? Sembra che in India e Congo, zone originarie di questa pianta, si mangino i germogli giovani di alcune specie di celosia.
Articolo della nostra collaboratrice Alessandra Chiappori.