E’ stata una Festa della Mamma divisa a metà per la produzione florovivaistica ligure: da un lato le preoccupazioni della Piana di Albenga, alle prese con un blocco delle vendite registrato subito dopo Pasqua; dall’altro le ottime vendite dei fiori recisi del Ponente, ora però minacciati dal caldo fuori stagione.
“La situazione è molto difficile” ci riportano alcuni produttori della piana di Albenga “sappiamo di aziende che hanno un invenduto di timo e lavanda tra i 40.000 e gli 80.000 vasi e hanno venduto la metà delle margherite pronte per la Festa della Mamma. Alcuni commercianti hanno fatto marcia indietro a pochi giorni dalla festa, a causa del blocco delle vendite che si è registrato in Germania.”
Ricordiamo che la Germania è il primo paese di destinazione delle piante albenganesi, con, circa, il 60% di quota di mercato.
I dati incoraggianti del post-pandemia, hanno indotto parecchie aziende della Piana a piantare più vasi di aromatiche e margherite, sull’onda dell’entusiasmo, ma la doccia fredda dei blocchi commerciali dovuti alla guerra in Ucraina ed i conseguenti aumenti dei costi, hanno congelato le vendite in uno dei momenti più importanti per la stagione albenganese. Si respira sconforto e la prospettiva di un protrarsi di questa situazione di difficoltà preoccupa molti produttori. Molto invenduto si registra anche su altri prodotti fioriti come dipladenia e garofanini.
“Speriamo che venga destinato un punto di raccolta per le piante destinate al macero” auspica Lionella Pastor, imprenditrice agricola dell’omonima azienda albenganese “Lo smaltimento sarà un altro alto costo che le aziende dovranno sostenere in questo momento già di per sè complesso. Oltre al blocco generale delle vendite, ci dobbiamo confrontare con rincari sempre maggiori, si pensi che un vaso di plastica colorato ha triplicato il suo prezzo.
Sarebbe necessaria maggiore diversificazione produttiva, coltivare meno prodotto ma più mirato, di modo da contenere le spese ed alzare le quote di mercato. Manca un ufficio che coordini tutto questo ed aiuti i produttori ad orientare le proprie scelte colturali in un’ottica d’insieme, come avviene, ad esempio in Olanda.”
Diversa la situazione invece del fiore reciso dove le vendite per la Festa della Mamma sono state ottime per tutti i prodotti locali: strelitzie, rose, peonie, bocche di leone e, soprattutto, fronde verdi e fiorite recise.
“La catastrofe è arrivata dopo la Festa della Mamma” ci spiega Domenico d’Ercole di Florcoop Sanremo “il caldo fuori stagione ha portato i produttori a confrontarsi con notevoli problemi di gestione delle coltivazioni. Soprattutto nella peonia dove, solitamente, la raccolta si effettua nel giro di 10-15 giorni, quest’anno è stata tutta concentrata anche in soli 3 giorni e senza possibilità di dilazionarla nel tempo. Con l’alzarsi delle temperature, le piante sono fiorite tutte insieme, anche in zone molto distanti tra loro (anche in Piemonte dove sono situate alcune coltivazioni di produttori liguri), e questo ha creato una sovrabbondanza di prodotto difficilmente stoccabile. Inoltre la Francia, che spesso per la propria Festa della Mamma, che si terrà quest’anno domenica 29 maggio, ha sempre comprato prodotto ligure per integrare il proprio, quest’anno si trova con le nostre stesse problematiche di sovrabbondanza di produzione, di conseguenza non ha comprato prodotto nostro non solo riducendo le nostre entrate ma anche non permettendoci di smaltire il prodotto in eccesso”.
Buone notizie invece sul comparto del verde ornamentale che si sta ridimostrando prodotto di punta, con vendite importanti sia in termini di quantità che di prezzi.
“I rincari e le preoccupazioni per la guerra stanno incidendo anche sulla nostra produzione” continua Domenico “Sebbene meno rispetto a quanto sta accandendo su Albenga, anche la nostra produzione di peonie era destinata in parte anche al mercato russo ed ucraino ma, con il blocco delle esportazioni, anche questa finestra ci è stata chiusa”.
Per la Veiling Rhein-Maas, il sistema delle aste all’olandese in Germania, la Festa della Mamma 2022 è stata soddisfacente, ma non paragonabile all’anno scorso. Anche qui si respira una certa incertezza tra clienti e fornitori sull’impatto dell’attuale situazione politica e sull’aumento dei costi.
Ottimo l’andamento della Festa della Mamma inglese, caduta il 27 marzo, dove, secondo la VGB, i consumatori hanno “dato per scontato” un aumento dei prezzi. Le ultime ricorrenze saranno quelle della Polonia, 26 maggio, e della Francia, 29 maggio.