Avviata in Liguria una serie di incontri e approfondimenti di Coldiretti La Spezia sull’utilizzo dei droni in agricoltura.
La rivoluzione digitale sta prendendo piede nelle campagne italiane. E il levante ligure ne è esempio calzante, grazie ai corsi per l’utilizzo di droni in agricoltura organizzati e promossi sul territorio dalle Federazioni provinciali di Coldiretti La Spezia e Coldiretti Genova. Le lezioni hanno avuto luogo già nelle scorse settimane e proseguiranno per tutto il 2023.
Secondo un’analisi della Confederazione, ad oggi il 64% delle aziende ha adottato almeno una soluzione di agricoltura 4.0 (più di 6 su 10).
Le motivazioni principali vanno dalla necessità di combattere i cambiamenti climatici alla salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità, dall’incremento della produttività al contenimento dei costi.
Ma in Liguria c’è di più: “L’utilizzo dei droni in agricoltura” spiegano, infatti, Sara Baccelli e Luca Dalpian, Presidenti, rispettivamente, di Coldiretti La Spezia e Coldiretti Genova, e Paolo Campocci, Direttore di entrambe le Federazioni provinciali “così come di altri mezzi meccanici di precisione e di nuova tecnologia può davvero essere un valido strumento per migliorare la sicurezza degli operatori agricoli in territori particolarmente impervi come quelli della nostra Liguria, tanto bella quanto, fin troppo spesso, pericolosa per chi lavora lungo le fasce scoscese. Ma non solo: i droni permettono un monitoraggio immediato dello stato vegetativo delle piante e garantiscono la possibilità di irrigare in maniera efficace anche aree in cui è stato complesso agire. Un primo passo verso quell’auspicata agricoltura di precisione che, nell’immediato futuro, deve trovare applicazione non soltanto in appezzamenti pianeggianti, ma anche nelle nostre piccole produzioni agricole, tanto apprezzate in tutto il mondo”.
Secondo l’ultimo rapporto dell’Osservatorio Smart Agrifood, oggi il valore del mercato dell’agritech è cresciuto del 1500%, passando da 100 milioni di euro a 1,6 miliardi. Un cambiamento profondo, che vede in prima fila proprio le nuove generazioni, con il 31% delle imprese agricole gestite da giovani.
Per maggiori informazioni: https://laspezia.coldiretti.it/