Nota meteo – Maggio si è chiuso con alternanze di piogge, a volte anche copiose e a carattere temporalesco, e bel tempo; le temperature sono rimaste miti fin verso la fine del mese.
Pare che in questo momento sia più difficile del solito elaborare previsioni a lungo termine, e vari siti meteo ipotizzano che anche giugno sarà caratterizzato da ricorrenti fasi di instabilità. Rispetto allo scorso anno – quando il caldo e il secco hanno proseguito senza sosta da metà maggio fino ad inizio agosto, per poi riprendere in modo anomalo tra settembre e ottobre – siamo di fronte a un inizio estate decisamente più mite. È facile ipotizzare che comunque ci saranno fasi calde, oramai il trend meteo estivo è piuttosto scontato, ma potrebbero essere più contenute e limitate rispetto al trimestre estivo dell’anno passato, praticamente più simili alla media e meno anomale.
Per aggiornamenti più puntuali per la Liguria consultare il bollettino AgroMeteoLiguria del CAAR (Centro di Agrometeorologia Applicata Regionale) all’indirizzo www.agriligurianet.it/it/impresa/assistenza-tecnica-e-centri-serivizio/agrometeo-caar/bollettino-agrometeo-caar.htm, oppure il nostro sito all’indirizzo https://www.flornewsliguria.it/category/agrometeo/
PROBLEMATICHE DI PARTICOLARE RILIEVO
In questo periodo le produzioni ornamentali in atto non sono molte: tra quelle da reciso si ricordano soprattutto girasoli, ortensie, rose e fronde; tra quelle da vaso le più importanti sono petunie, surfinee, gerani, girasoli, lantane, verbene, piante grasse e succulente. Sono in fase di avvio gli impianti di ciclamini e crisantemi.
Per aromi e margherite è iniziata la stagione della radicazione delle talee: è importante verificare lo stato fitosanitario delle piante madri in modo da avere la ragionevole certezza di utilizzare materiale di propagazione sano.
I parassiti animali, come di consueto, costituiscono il principale problema di questa stagione. Da un punto di vista generale, rispetto allo scorso anno si osserva un anticipo nello sviluppo delle popolazioni di insetti dannosi, quali soprattutto cicaline, lepidotteri, tripidi, psille e oziorrinco, mentre quelle di acari al momento paiono ancora nella norma. La diffusa presenza di aree incolte, che costituiscono un serbatoio di parassiti di vario genere, in prossimità di aree agricole contribuisce a complicare ulteriormente la difesa in quanto in breve tempo le coltivazioni vengono re-infestate. Si rende pertanto necessario monitorare accuratamente e a cadenza regolare gli impianti in modo da intervenire al primo apparire delle infestazioni.
Tra le avversità fungine, la malattia in questo momento più diffusa sia in serra che in pien’aria è il mal bianco: purtroppo le strategie adottate per il suo contenimento stanno fornendo risultati poco soddisfacenti anche a causa del clima estremamente favorevole allo sviluppo del patogeno. In una prospettiva di breve-medio periodo i più temuti sono gli agenti di marciumi basali: qualora si avverasse l’ipotesi di un’estate caratterizzata da sbalzi di temperatura e umidità si creerebbero condizioni favorevoli al loro sviluppo e all’avvio di infezioni di difficile contenimento: si consiglia pertanto di prestare particolare attenzione alla prevenzione e alla cura degli impianti anche in quest’ottica.
Anche le virosi e le fitoplasmosi sono già in sensibile aumento rispetto allo scorso anno, e questo anche grazie al proliferare dei loro vettori.
Di seguito si riportano alcune problematiche di particolare rilievo.
FIORI E FRONDE RECISI
Ranuncolo, anemone, papavero – fase di programmazione degli impianti
Questo è il momento più opportuno per eseguire interventi “di base” finalizzati a migliorare il contesto agronomico-colturale, con particolare attenzione alla dotazione di sostanza organica, alla salinità e al drenaggio. Si consiglia quindi di effettuare un’analisi completa del terreno, soprattutto se sono già alcuni anni che non viene fatta; di eliminare i residui delle colture precedenti; valutare l’opportunità di una disinfezione del terreno/substrato (solarizzazione, fumigazione, biofumigazione, …) soprattutto dove in passato si è osservato lo sviluppo di malattie di origine tellurica. Per organizzare l’impianto in modo funzionale è consigliabile consultare il tecnico del vivaio per ricevere consigli su come gestire al meglio le varie selezioni in funzione della loro vigoria, precocità e suscettibilità alle avversità.
Per maggiori informazioni consultare la nota “Programmazione degli impianti di ranuncolo e anemone in un’ottica di difesa integrata” pubblicata sulle Avvertenze di giugno 2022 consultabili all’indirizzo https://www.flornewsliguria.it/avvertenze-colturali-e-fitosanitarie-giugno-luglio-2022/4462/
Ortensia
– Cocciniglie: come per molte altre specie costituiscono uno dei problemi fitosanitari più difficili da gestire.
– Acari: con una certa frequenzastanno comparendobollosità fogliari causate da acari tarsonemidi (Polyphagotarsonemus sp); sporadicamente si osservano anche decolorazioni fogliari causate da ragnetto rosso (Tetranychus urticae)
– Muffa grigia: infezioni di Botrytis cinerea possono causare la comparsa di maculature sui petali; le selezioni più sensibili sono quelle coi fiori di colore chiaro. Data l’instabilità di questi giorni è consigliabile applicare preventivamente formulati ad azione corroborante, che favoriscono un aumento delle difese naturali delle piante, o effettuare un trattamento con antibotritici tollerati.
Girasole
– Mal bianco: malattia presente in alcuni impianti soprattutto in serra. Intervenire alla compara dei primi sintomi, che in genere si manifestano sulle foglie adulte delle piante più vicine alle aperture o comunque più esposte alle correnti d’aria.
– Maculature fogliari di origine fungina (ad es. da Alternaria sp.) sono presenti in modo diffuso ma non grave, qualora necessario intervenire con fungicidi ad azione preventiva, ad es. a base di sali di rame.
– Marciume basale: osservate piante allevate in serra colpite da Sclerotinia sclerotiorum.
Rosa
– Tripidi e afidi: parassiti dannosi e difficili da controllare, soprattutto negli impianti in serra.
– Ragnetto rosso: presente in molti impianti, ma soprattutto in quelli in serra o tendenzialmente asciutti, e dove non adeguatamente controllato.
– Mal bianco: malattia diffusa.
Crisantemo
– Afidi, tripidi, nottue e ragnetto rosso: in occasione dell’allestimento degli impianti da reciso adottare opportune strategie utili a prevenire le infestazioni di questi parassiti.
Eucalyptus spp.
– Psilla: Glycaspis brimblecombei sta infestando molti impianti, e soprattutto quelli di E. cinerea. Questi parassiti una volta insediati sono sempre più difficili da debellare attraverso l’impiego del mezzo chimico; la prevenzione e la lotta integrata costituiscono i principali strumenti di difesa.
– Acari eriofidi: Phyllocoptes cacolyptae è presente in molti impianti, soprattutto in quelli che non hanno adottato adeguate strategie di difesa al germogliamento o all’apparire delle prime infestazioni. Per limitare i danni alle fronde si consiglia di impiegare formulati, o miscele di formulati, ad azione adulticida e ovicida, verificandone prima la selettività.
Ruscus
– Lepidotteri tortricidi: le larve di questi insetti stanno già erodendo i cladodi. Si consiglia di posizionare trappole a feromoni per il monitoraggio degli adulti in modo da intervenire prontamente contro le larve, ad es. attraverso l’applicazione di formulati a base di Bacillus thuringiensis.
– Cocciniglie: sono insetti sempre più difficili da contrastare, non solo su ruscus ma anche su molte altre fronde, anche grazie alle condizioni climatiche a loro sempre più favorevoli. La loro presenza si rileva facilmente osservando la base degli steli e i cladodi dei rami più interni dei cespugli.
– Cicaline: anche questi insetti grazie all’inverno mite sono stati attivi a lungo, per cui i segni dei loro attacchi sui cladodi sono molto diffusi.
– Oziorrinco: in numerosi impianti, soprattutto dell’entroterra, si rileva la presenza di erosioni radicali da larve di Otiorhynchus sulcatus.
– Ragnetto rosso: è presente in numerosi impianti: è importante intervenire rapidamente prima che la fronda venga compromessa.
Limonium sinuatum
– Virosi da Tomato Spotted Wilt Virus (TSWV): si manifesta con la comparsa di necrosi delle infiorescenze e degli steli, spesso associate a giallumi fogliari: eliminare le piante colpite ed attuare la lotta al tripide vettore.
– Marciumi basali: in alcuni impianti stanno già comparendo deperimenti associati a marciume basale causato da patogeni fungini di origine tellurica, tra cui soprattutto Phytophthora sp.
Pittosporum tenuifolium “Silver Queen”
Marciumi basali: anche quest’anno in impianti giovani (1,5/3 anni) si stanno verificando morie di piante associate a marciumi basali causati da Phytophthora spp. o marciumi radicali causati da Phoma sp. Si consiglia di eliminare le piante deperienti e applicare formulati specifici alle piante asintomatiche. Per prevenire queste malattie si consiglia di adottare adeguate pratiche colturali e di applicare precocemente, se possibile fin dall’impianto, formulati a base di microrganismi antagonisti o attivatori delle difese naturali.
Asparagus spp. e altre da fronda
– Tripidi: cercare di mettere a punto piani di difesa in modo da limitare il loro ingesso negli impianti. Le punture di suzione di questi insetti possono danneggiare gravemente la vegetazione e possono trasmettere il virus TSWV a cui alcune specie, come ad esempio il gonfocarpo, sono estremamente sensibili.
Fronde verdi
– Cocciniglie: sono un problema di importanza crescente per molte specie. La lotta, per essere efficace, deve iniziare al primo apparire dei focolai (magari anche solo asportando le fronde colpite o intervenendo con trattamenti localizzati) e gli interventi vanno eseguiti preferibilmente contro le forme giovanili, cioè all’inizio di ogni generazione. E’ anche importante: favorire l’arieggiamento sfoltendo le chiome troppo dense; asportare le fronde colpite; evitare gli eccessi di azoto che rendono più tenera e vulnerabile la vegetazione. Prima di ricorrere all’applicazione di insetticidi è consigliabile verificarne la selettività.
PIANTE IN VASO
Aromatiche – piante in allevamento e talee in radicazione
–Cicaline: sono presenti in gran parte degli impianti ancora in atto, e i danni maggiori si stanno registrando soprattutto su rosmarino. La lotta è difficile e poco duratura in quanto gli impianti trattati vengono rapidamente reinvasi dagli insetti che sfarfallano negli incolti o nelle aree verdi adiacenti alle aree coltivate. La necessità di rispettare i tempi di carenza rende ancora più complicata la lotta ove vi sono partite di piante prossime alla vendita.
-Sciaridi: in numerosi impianti di radicazione di talee di rosmarino, le larve di questi ditteri stanno erodendo le giovani radichette. Si consiglia di intervenire in via preventiva impiegando formulati a base di nematodi entomoparassiti, ad es. Steinernema feltiae.
-Ragnetto rosso: prestare attenzione alle piante di lavanda che sono piuttosto appetite da questo acaro.
–Mal bianco: malattia presente in numerosi impianti; le specie più colpite sono salvie e menta.
–Piante madri: prima del taleaggio sarebbe bene verificarne lo stato fitosanitario effettuando indagini di laboratorio mirate ad accertare l’assenza di infezioni da agenti patogeni trasmissibili per via vegetativa; in ogni caso si raccomanda di prestare attenzione alla presenza di sintomi quali giallumi, maculature clorotiche e/o necrotiche, bronzature e deformazioni che potrebbero essere causati da agenti di virosi o di fitoplasmosi.
Margherita – piante madri in allevamento sotto ombraio
–Piante madri: prima del taleaggio sarebbe bene verificarne lo stato fitosanitario effettuando indagini di laboratorio mirate ad accertare l’assenza di infezioni da agenti patogeni trasmissibili per via vegetativa; in ogni caso si raccomanda di prestare attenzione alla presenza di sintomi quali giallumi, maculature clorotiche e/o necrotiche, deformazioni o disseccamenti dei rami che potrebbero essere causati da agenti di virosi o di tracheomicosi.
– Tripidi e afidi: si raccomanda di impostare corretti piani di lotta al tripide e agli afidi onde evitare il diffondersi di malattie virali. In questo momento sono soprattutto i tripidi a infestare gli impianti, a volte anche in modo preoccupante, e la loro abitudine a rifugiarsi nei fiori li rende poco raggiungibili dagli insetticidi. Si consiglia di eliminare i fiori dalle piante madri e di effettuare trattamenti periodici.
– Bucculatrix chrysantemella: le larve di questo microlepidottero a partire da fine inverno hanno colpito in modo piuttosto pesante gli impianti di margherite, soprattutto in serra. Ora il picco è in discesa, ma bisogna restare pronti in quanto tra fine giugno e luglio potrebbe verificarsi un altro picco di sfarfallamenti che potrebbe danneggiare le piante madri e le talee in radicazione.
– Virus: sporadicamente si osservano maculature fogliari causate da infezioni virali (TSWV): eliminare le piante colpite e verificare, mediante analisi di laboratorio, la sanità delle altre piante prima di prelevare le talee.
– Malattie telluriche: per ridurre il rischio di infezioni da patogeni ad habitat tellurico (ad es. Phytophthora sp., Fusarium sp., Rhizoctonia sp., Sclerotinia sp.) è consigliabile applicare preventivamente, fin dall’impianto delle giovani piante, formulati ad es. a base di microrganismi antagonisti o di induttori di resistenza. In caso si osservassero sintomi di intristimento o deperimento si consiglia di condurre accertamenti fitosanitari per verificare che le piante madri non siano colpite da patogeni fungini quali Phytophthora sp. (pericolosa soprattutto in radicazione e/o nelle prime fasi dell’impianto) o agenti di tracheomicosi, quali soprattutto Fusarium oxysporum f. sp. chrysanthemi.
Ciclamino
– Tripidi: cercare di mettere a punto piani di difesa che ne limitino il più possibile l’ingresso negli impianti, dato che potrebbero trasmettere virus che se contratti precocemente potrebbero compromettere la vitalità della pianta.
– Marciume batterico: in alcuni impianti si stanno osservando casi di marciumi molli e maleodoranti causati da Pectobacterium sp.: eliminare le piante colpite e intervenire con prodotti ad es. a base di rame, meglio se in formulazione assimilabile dalle piante.
– Tracheofusariosi: per prevenire la malattia si consiglia di sanificare gli impianti (sostituire o disinfettare i teli pacciamanti su cui si appoggiano i sottovasi, impiegare vasi, sottovasi e substrati nuovi, …) ed utilizzare formulati a base di microrganismi antagonisti (ad es. Fusarium spp., Trichoderma spp.) o di attivatori delle difese delle piante.
Crisantemo
– Tripidi e afidi: cercare di mettere a punto piani di difesa in modo da limitarne il più possibile l’ingresso negli impianti dato che potrebbero trasmettere virus che se contratti precocemente potrebbero compromettere la produzione.
Altre da vaso
Dipladenia (mandevilla), lantana, Solanum e altre
Bemisia tabaci: la mosca bianca è facilmente presente anche sulle piante già pronte per la consegna.
Iberis (nevina)
Batteriosi fogliari: osservate maculature fogliari scure causate da infezioni batteriche (Xanthomonas sp.). Le foglie colpite ingialliscono, appassiscono e in genere restano attaccate allo stelo (a differenza di quelle colpite da Alternaria sp. che invece ingialliscono e cadono precocemente).
Mesembriantemo
Ruggine bianca da Albugo sp: questa malattia sta colpendo vari tipi mesembriantemi fin dalla fine dell’inverno, e a quanto pare risulta difficile da contenere, almeno sulle selezioni più suscettibili.
Peperoncino ornamentale
Tripidi: prestare attenzione ai tripidi che possono trasmettere Tospovirus, ed in particolare il TSWV, che su queste piante può risultare estremamente dannoso.
Alloro
È una delle specie più danneggiata da parassiti animali, e non è infrequente osservare piante colpite da più organismi, spesso compresenti, quali soprattutto Stephanitis lauri, Trioza alacris, cocciniglie.
STIMA DEL RISCHIO DELLA COMPARSA DI AVVERSITA’ NEL BREVE PERIODO
AVVERSITA’ | RISCHIO LIEVE | RISCHIO MODERATO | RISCHIO ALTO |
Parassiti animali | – Afidi, aleurodidi ed altri parassiti animali, in generale (insetti, acari e nematodi) | – Tripidi – Cicaline – Lepidotteri – Psille – Cocciniglie – Coleotteri – Acari tarsonemidi e tetranichidi | |
Malattie fungine | – Ruggine – Maculature – Ticchiolature – Antracnosi – Peronospora – Muffa grigia – Cancri del legno | – Mal bianco – Alternariosi – Marciumi basali – Tracheomicosi | |
Virosi | – Virosi in genere | – TSWV, CMV, AMV | |
Batteriosi | – Agenti di maculature fogliari e tumori batterici | ||
Altro | – Fisiopatie e carenze nutrizionali in genere | – Stress termici e idrici |
Valutazione effettuata sulla base dei dati raccolti sul territorio negli ultimi 15 anni, sull’andamento meteo e sull’esperienza dei tecnici che collaborano alla rubrica e che conducono costante attività di monitoraggio.
Per informazioni:
- Laboratorio di Patologia dell’Istituto Regionale per la Floricoltura di Sanremo (IM): martini@regflor.it
- Servizio Tecnico della Cooperativa L’Ortofrutticola di Albenga (SV): asstec@ortofrutticola.eu
- Servizio Tecnico della Cooperativa Flor Coop Sanremo (IM): florcoop@florcoop.it