Un nuovo bando regionale sarà attivo dal 22 settembre al 6 ottobre con oltre 4 milioni di euro dedicato alle micro, piccole e medie imprese che realizzino o ammodernino impianti da fonti rinnovabili per migliorare l’efficienza energetica della loro attività. Riteniamo sia particolarmente interessante per le aziende non comprese all’interno del bando Agrisolare, che al momento non comprende le aziende commerciali floricole ad esempio.
“Con questa misura finanziamo la realizzazione di impianti alimentati da fonti di energia rinnovabile, destinati all’autoconsumo e all’accumulo dell’energia prodotta, quali il solare fotovoltaico, il mini-eolico (maggiore di 20Kw), il mini idroelettrico, il solare termico, il geotermico, gli impianti a biomasse”. Ad annunciarlo è l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti, proponente della misura dell’azione 2.2.1 del POR FESR 2021-2027.
“Il provvedimento da 4 milioni e 60 mila euro, approvato in Giunta, consentirà alle aziende interessate di ottenere un sostegno finanziario regionale, in parte a fondo perduto e in parte a prestito a copertura dell’80% dell’investimento, con un interessante abbattimento del costo di garanzia per sostenere la produzione, l’immagazzinamento e l’autoconsumo di energia – spiega l’assessore regionale Andrea Benveduti – un ulteriore passo verso una reale evoluzione energetica, sostenibile sia livello ambientale sia economicamente e socialmente”.
La dotazione economica è così ripartita: 2 milioni di euro per i contributi a fondo perduto, 2 milioni di euro per il prestito rimborsabile al tasso dell’1,5%, 60 mila euro per l’abbattimento dei costi di garanzia. Sono ammesse tutte le tipologie di impresa, anche i comparti dell’artigianato, del commercio, della ristorazione e dell’accoglienza alberghiera.
In particolare sono ammissibili interventi per la realizzazione di impianti da fonti rinnovabili e le apparecchiature interconnesse (macchinari, inverter, componentistica e strutture per il montaggio); fornitura e posa in opera di sistemi di accumulo; connessione alla rete elettrica nazionale e spese finalizzate alla realizzazione del progetto quali acquisto di programmi informatici; opere edili; studi di fattibilità; progettazione; indagini geologiche e geotecniche; direzioni dei lavori e sicurezza; collaudi tecnico-amministrativi e consulenze.
Sono anche ammissibili opere di re-powering finalizzate ad aumentare la resa di impianti già esistenti e la sostituzione dell’impianto termico con pompe di calore collegate all’impianto ad energia rinnovabile.
L’investimento per le microimprese deve essere di almeno 20 mila euro, mentre gli interventi delle piccole e medie imprese devono essere compresi tra i 60 mila euro e 1.500 mila euro. Le attività dovranno essere completate e rendicontate entro il 31 ottobre 2024. Le imprese interessate possono far domanda esclusivamente on line, accedendo al sistema “Bandi on line” di Filse, dal 22 settembre al 6 ottobre 2023.
A partire dal 6 settembre sarà attiva la modalità offline per iniziare a predisporre la candidatura.