Questa nota informativa è stata realizzata dal Servizio di Patologia dell’Istituto Regionale per la Floricoltura con la collaborazione dei Servizi Tecnici della Cooperativa L’Ortofrutticola di Albenga e della Cooperativa Flor Coop Sanremo.

Muffa grigia su petali di ranuncolo – foto IRF

Nota meteo – Nel ponente ligure il 2024 è iniziato con temperature e tassi di umidità insolitamente elevati rispetto agli ultimi anni in cui gli inverni sono stati piuttosto siccitosi. Per la prima parte di febbraio si prevede che il clima si manterrà ancora mite (nei fondovalle le temperature potrebbero risalire fino a toccare valori decisamente primaverili) e che dal mare aria umida tenderà a interessare le zone costiere favorendo la formazione, a tratti, di nubi basse e nebbie (caligo e maccaia). Dopo la prima decade del mese dovrebbe ritornare l’inverno.

Per aggiornamenti più puntuali per la Liguria consultare il bollettino AgroMeteoLiguria del CAAR (Centro di Agrometeorologia Applicata Regionale) all’indirizzowww.agriligurianet.it/it/impresa/assistenza-tecnica-e-centri-serivizio/agrometeo-caar/bollettino-agrometeo-caar.htm, oppure il nostro sito all’indirizzo https://www.flornewsliguria.it/category/agrometeo/.

PROBLEMATICHE DI PARTICOLARE RILIEVO

Le coltivazioni da fiore e da fronda recisa più diffuse nel Ponente (ranuncolo, anemone, papavero, ginestra, ruscus, asparago, viburno, pittosporino variegato, …) sono in fase di produzione; per quanto riguarda la vaseria gli aromi sono quasi pronti per la vendita, mentre le margherite e gran parte delle altre specie da vaso fiorito sono in fase di allevamento.

L’elevata umidità ambientale che si registra in modo piuttosto costante ormai da qualche settimana, e che probabilmente si manterrà ancora per diversi giorni, sta favorendo lo sviluppo di alcune malattie fungine e batteriche (muffa grigia, peronospora, marciumi basali da Sclerotinia spp. e oomiceti, batteriosi fogliari, …); in pien’aria la presenza dei fitofagi si è ridotta, ma negli impianti ben esposti al sole e in serra è ancora possibile osservare lepidotteri, afidi, e tripidi attivi.

Nelle prossime settimane la situazione sanitaria potrebbe aggravarsi in seguito ad un innalzamento delle temperature associato ad elevata umidità ambientale, condizioni favorevoli allo sviluppo di malattie quali marciumi basali, muffa grigia, alternariosi, peronospora e mal bianco, nonché di fitofagi.

Di seguito si riportano alcune problematiche di particolare rilievo.

FIORI E FRONDE RECISI

Ranuncolo e anemone

Peronospora ficariae
su ranuncolo – Foto IRF

– Afidi, tripidi e lepidotteri: questi fitofagi sono ancora attivi, soprattutto nelle coltivazioni in serra. Monitorare gli impianti per contrastare un’eventuale significativa ripresa delle loro attività.

– Lepidotteri: erosioni da larve di lepidotteri nottuidi e tortricidi continuano a comparire negli impianti in serra.

– Virosi: stanno ancora comparendoalterazioni e necrosi fogliaricausate dalle infezioni di Tomato Spotted Wilt Virus (TSWV) trasmesse dai tripidi soprattuttosu anemone.

Muffa grigia: le temperature miti, le rugiade o comunque gli elevati tassi di umidità che si stanno registrando soprattutto in ambiente protetto stanno favorendo lo sviluppo della malattia, che resta una tra le più difficili da contrastare. Si osservano marciumi su foglie e steli nonché maculature sui petali. Per prevenire le infezioni: favorire l’arieggiamento ove possibile, adottare piani di concimazione equilibrati e verificare che gli apporti in calcio siano adeguati; applicare in via preventiva formulati a base di microrganismi antagonisti, attivatori delle difese e/o sostanze igienizzanti. In presenza della malattia si consiglia di impiegare antibotritici specifici alternando formulati a diverso meccanismo d’azione per ridurre il rischio di insorgenza di resistenze. Negli impianti in cui vi sono condizioni particolarmente favorevoli alle infezioni, in prossimità della raccolta degli steli fiorali è consigliabile applicare formulati biologici o ad azione igienizzante al fine di limitare il rischio di sviluppo di marciumi in post raccolta.

Peronospora anemones
su anemone – Foto IRF

Peronospora: osservati casi di Peronospora anemones su anemone e di P. ficariae su ranuncolo. Prestare attenzione all’eventuale comparsa di arricciamenti fogliari, ingiallimento e imbrunimento delle lamine e dei sepali in quanto il clima caldo umido favorisce le infezioni del patogeno.

– Batteriosi da Pseudomonas spp.: su selezioni di ranuncolo caratterizzate da lussureggiamento, foglie ampie ed acquose si osservano marciumi della base degli steli e della zona di inserzione degli steli sulla radice causati da P. cichorii. Per ridurre l’incidenza della malattia si consiglia di: adottare piani di concimazione equilibrati per evitare un eccessivo intenerimento dei tessuti; effettuare le operazioni colturali che possono causare lesioni nei momenti in cui la vegetazione è asciutta; utilizzare formulati a base di rame in modo oculato. Per prevenire le infezioni può anche essere utile l’impiego di prodotti igienizzati o attivatori delle difese.

– Marciumi basali: osservati casi di marciume della base degli steli da Sclerotinia sp.

– Marciumi radicali: soprattutto su ranuncolo sono piuttosto diffusi i marciumi radicali da oomiceti (Pythium sp.). La malattia si sta diffondendo ed aggravando grazie al perdurare di temperature mirti ed elevata umidità ambientale.

– Tracheofusariosi: in alcuni impianti di ranuncoli si osservano ancora deperimenti e morie associati a imbrunimento del tessuto vascolare dei rizomi da Fusarium oxysporum f. sp. ranunculi. Eliminare le piante colpite; con l’abbassamento delle temperature l’evoluzione della malattia dovrebbe fermarsi.

Fisiopatie: negli impianti di ranuncolo continuano a comparire giallumi e/o danni agli steli di origine fisiologica (piegatura sotto il fiore, fessurazione longitudinale, fenomeno dello “stelo vuoto”) che sono favoriti, oltre che da una predisposizione varietale e da stress ambientali, anche da squilibri nutrizionali (ad es. carenza di Ca e/o B; eccesso di P e/o K).

Papavero

– Clorosi ferrica: fenomeno è presente in molti impianti: adottare piani di concimazione adeguati allo stadio vegetativo delle piante, soprattutto nei terreni calcarei.

Marciumi dello stelo da Sclerotinia sp. su violacciocca – Foto IRF

Violacciocca

– Marciumi basali: osservati casi di marciumi degli steli da Sclerotinia sp. su piante di Matthiola incana allevate in serra.

Ruscus

– Marciumi basali: osservati casi di marciumi di radice e/o rizomi da miceti tellurici, quali Fusarium spp. e Cylindrocarpon spp.

PIANTE IN VASO

Aromatiche

– Lepidotteri: in alcuni impianti di aromi, e in particolare su rosmarino e salvia, compaiono ancora erosioni fogliari e della base degli steli causate dalle larve di lepidotteri nottuidi. Sarebbe opportuno intervenire tempestivamente dato che a breve queste si rifugeranno nel terreno per incrisalidarsi e poi sfarfallare verso l’inizio della primavera.

Batteriosi fogliare su lavanda – foto IRF

Mal bianco: malattia presente inalcuni impianti di aromi, ed in particolare su rosmarino, salvia e timo limone (Thymus x citriodorus).

– Maculature fogliari da Alternaria sp.: malattia favorita dal clima caldo umido che è stata recentemente rinvenuta su lavanda. Si consiglia di monitorare gli impianti, soprattutto quelli siti in zone umide e poco soleggiate.

– Ruggine: malattia fogliare che in condizioni di temperature miti e prolungata bagnatura dei tessuti potrebbe comparire su specie suscettibili come la menta.

– Batteriosi: su lavanda si sono osservate maculature fogliari associate ad essudati causate da infezioni batteriche.

– Fisiopatie: qualora in febbraio si verificasse unsensibile abbassamento delle temperature, soprattutto se accompagnato dal vento, potrebbero comparire arrossamenti/ingiallimenti fogliari, che su rosmarino e timo possono assumere toni particolarmente vistosi. Si tratta di fenomeni in genere transitori che si manifestano con maggiore intensità quando vi è scarsa disponibilità di potassio.

Su lavanda, ed in particolare Lavandula stoechas, si osservano in modo diffuso sintomi di clorosi ferrica: effettuare concimazioni fogliari per compensare la carenza di ferro e manganese, elementi che facilmente vengono dilavati dalle piogge o che in condizioni di ristagni idrici non vengono assorbiti in modo adeguato.

Margherita

– Tripidi: sono presenti in numerosi allevamenti in serra. Le loro punture di suzione possono causare arricciamenti fogliari e avviare le infezioni da Tomato Spotted Wilt Virus (TSWV) che in primavera potrebbero manifestarsi con la comparsa di caratteristiche maculature fogliari giallo-necrotiche.

– Minatrici: sporadicamente compaiono ancora mine fogliari causate da larve di ditteri e microlepidotteri. I microlepidotteri sono già in fase di incrisalidamento e sfarfalleranno col rialzarsi delle temperature.

– Afidi radicali: su piante di margherita allevate in vaso in serra, come ogni anno in questo periodo, è possibile osservare riduzioni dello sviluppo e giallumi fogliari: Sradicando piante sintomatiche si potrà verificare l’eventuale presenza di colonie bianche e feltrose localizzate sulle radici più esterne a contatto col vaso.

Maculature fogliari da Alternaria sp.: stanno iniziando a comparire su alcune selezioni di margherita a fiore colorato allevate in serra.

– Giallumi fogliari e riduzioni dello sviluppo: in presenza di questi sintomi è importante accertarne tempestivamente l’origine. Qualora fossero di origine fisiologica (squilibri nutrizionali, asfissia, …) il fenomeno, se non troppo avanzato, sarà transitorio e si risolverà con un supporto agronomico e/o il cambio di stagione; nel caso dovesse rilevarsi la presenza di colonie di afidi radicali (Pemphigus bursarius) sulle radici sarà necessario adottare provvedimenti di lotta; in caso venga diagnosticata una tracheomicosi sarà meglio eliminare le piante sintomatiche.

– Danni da freddo: nel caso giungesse un’ondata di freddo le foglie più esposte potrebbero venire danneggiate: in caso di allerta sarà utile trattare preventivamente la vegetazione con specifici prodotti ad azione antitraspirante.

Garofano

– Tripidi: sono presenti in molti impianti.

– Ruggine: malattia causata da Uromyces caryophillinus che si manifesta con la comparsa di caratteristiche pustole rugginose su tutte le parti verdi; può colpire sia piante da vaso che da reciso allevate in serre di vetro o plastica. In questo periodo bisogna prestare molta attenzione in quanto le infezioni del patogeno sono favorite da temperature miti e prolungata bagnatura della vegetazione.

Altre

Ditteri minatori attivi su erbe infestati – foto IRF

– Aleurodidi e fumaggini: in serra su alcune piante particolarmente suscettibili, come dipladenia, lantana e gerbera, si osservano infestazioni di Bemisia; sulle deiezioni zuccherine prodotte da questi insetti si sviluppano i funghi agenti di fumaggini.

– Ditteri minatori fogliari: Lyriomizaspp., come molti altri fitofagi, sono ancora attive sia su piante coltivate che su infestanti: pulire le aree incolte prossime agli impianti onde evitare che diventino fonti di infestazione.

– Cocciniglie, specie varie: su numerose piante ornamentali, quali ad esempiolantana, calla, mirto, succulente e cactacee, si rilevano con una certa frequenza infestazioni di cocciniglie.

– Muffa grigia: in questo periodo, soprattutto in coltura protetta ed in particolare sotto le coperture di plastica, questa malattia può causare danni anche gravi. Ad es. in alcuni impianti di fucsie e gerani si stanno verificando infezioni localizzate agli steli.

– Mal bianco: malattia presentein modo diffuso, ma ancora non grave, su molte specie. Prevenire le infezioni con formulati a base di microrganismi antagonisti o attivatori delle difese.

STIMA DEL RISCHIO DELLA COMPARSA DI AVVERSITA’ NEL BREVE PERIODO

AVVERSITA’RISCHIO LIEVERISCHIO MODERATORISCHIO ALTO
Parassiti animali– Parassiti animali in generale (insetti, acari e nematodi)– Afidi
– Cocciniglie
– Tripidi
– Afidi (serra)
– Lepidotteri (serra)
– Cocciniglie (serra)
– Tripidi (serra)
Malattie fungine– Malattie fogliari in generale
– Tracheomicosi
– Mal bianco
– Seccumi dei rami di piante aromatiche da Phoma spp.
– Peronospora
– Marciumi da oomiceti, Sclerotinia spp., Botrytis
Virosi– Da TSWV, INSV, CMV, Potyvirus (ranuncolo)

Batteriosi
– Malattie batteriche in generale
Altro

– Fisiopatie da stress ambientali/ nutrizionali

Valutazione effettuata sulla base dei dati raccolti sul territorio negli ultimi 15 anni, sull’andamento meteo e sull’esperienza dei tecnici che collaborano alla rubrica e che conducono costante attività di monitoraggio.

Per informazioni:

Laboratorio di Patologia dell’Istituto Regionale per la Floricoltura di Sanremo (IM): martini@regflor.it

Servizio Tecnico della Cooperativa L’Ortofrutticola di Albenga (SV): asstec@ortofrutticola.it

Servizio Tecnico della Cooperativa Flor Coop Sanremo (IM): florcoop@florcoop.it

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