Nota meteo – In Liguria il mese di ottobre è stato caratterizzato da pochissimi fenomeni precipitativi, che in alcune zone dell’entroterra sono stati piuttosto intensi. Le temperature massime si sono mantenute in linea con i valori storici fino a metà mese, dopodiché sono aumentate e sono rimaste al di sopra della soglia (salvo isolati cali in corrispondenza dei fenomeni precipitativi), mentre le temperature minime sono state al di sotto dei valori storici per gran parte del mese.
Nei prossimi giorni, in base alle previsioni riportate su vari siti meteo, sull’Italia pare si avranno condizioni di maltempo soprattutto sulle regioni centro meridionali e le isole maggiori, mente il Nord Italia dovrebbe godere di condizioni più stabili ed asciutte. Da metà mese però la situazione potrebbe cambiare in quanto si prevede che veloci perturbazioni raggiungeranno le nostre regioni portando precipitazioni da Nord verso Sud, e che le temperature caleranno progressivamente, con valori che potrebbero attestarsi sotto la media stagionale.

Per aggiornamenti più puntuali per la Liguria consultare il bollettino AgroMeteoLiguria del CAAR (Centro di Agrometeorologia Applicata Regionale) all’indirizzo www.agriligurianet.it/it/impresa/assistenza-tecnica-e-centri-serivizio/agrometeo-caar/bollettino-agrometeo-caar.htmloppure il nostro sito all’indirizzo https://www.flornewsliguria.it/category/agrometeo/

PROBLEMATICHE DI PARTICOLARE RILIEVO

La malattia fungina più pericolosa in questo periodo è la muffa grigia, e infezioni sono già presenti in numerose coltivazioni, soprattutto in serra. Altre avversità fungine che stanno causando qualche preoccupazione sono il mal bianco e le maculature fogliari da Alternaria sp.
Sintomi di batteriosi fogliari (da Pseudomonas spp. e Xanthomonas spp.) sono comparse su ranuncolo e aromatiche
rosmarino e lavanda), mentre sintomi di virosi (prevalentemente da TSWV) si osservano soprattutto negli impianti di anemone e ranuncolo che sono stati attaccati da tripidi nelle prime fasi dell’impianto. Tra i parassiti animali i più dannosi sono aleurodidi e larve di lepidotteri.

FIORI E FRONDE RECISI

Anemone e ranuncolo

Sintomi di TSWV su foglia di anemone

Afidi: insetti ancora presenti in modo diffuso sia in serra che negli impianti in pien’aria ben esposti al sole e/o protetti dalle correnti fredde. La loro presenza va attentamente monitorata e contrastata per limitare sia i danni diretti (puntura dei
tessuti e sottrazione di linfa) che indiretti (trasmissione di virus).

Lepidotteri: le larve di questi insetti (soprattutto Spodoptera spp.) sono ancora presenti in molti impianti, soprattutto di ranuncolo, e stanno erodendo la base delle foglie e degli steli.

Tripidi: stanno danneggiando soprattutto gli impianti di anemone che, essendo già in fioritura, offrono loro comodi rifugi.

Virosi: alterazioni e necrosi fogliari causate da infezioni di Tomato Spotted Wilt Virus (TSWV) sono presenti in numerosi impianti, soprattutto di anemone.

Botrytis cinerea, agente della muffa grigia, costituisce un grosso pericolo sia durante la coltivazione che in post raccolta, per cui è importante contrastarla prestando innanzi tutto estrema attenzione alla prevenzione e alla gestione agronomica della coltivazione (vedere nota).

Mal bianco: la malattia è presente soprattutto su ranuncoli allevati in serra. Per contrastare la diffusione della malattia è importante intervenire alla comparsa dei primi sintomi, che in genere si manifestano sulle piante allevate nelle zone più esposte alle correnti d’aria e che per prime intercettano i conidi del patogeno trasportati dal vento.

Marciume fogliare da P. viridiflava su ranuncolo

Marciumi radicali da Pythium sylvaticum: la malattia è ancora presente soprattutto negli impianti di ranuncolo allevati in fuori suolo. Si ricorda che è importante adottare adeguati piani di irrigazione per evitare che si instaurino ristagni che possono favorire lo sviluppo e la diffusione del patogeno.

– Casi di batteriosi fogliare da Pseudomonas viridiflava sono presenti su alcune selezioni di ranuncolo più suscettibili alla malattia.

Ginestra a fiore bianco

Larve di Uresiphita polygonalis su ginestra

Lepidotteri: in alcuni impianti sono ancora presenti le erosioni causate dalle larve della “piralide della ginestra” (Uresiphita polygonalis) gran parte delle quali ormai quasi adulte e prossime ad imbozzolarsi.

Muffa grigia: le fronde sono prossime alla fioritura e le piogge potrebbero favorire le infezioni. Si consiglia di adottare strategie preventive per ridurre il rischio di insorgenza di marciumi dei fiori in raccolta o in post raccolta.

Mal bianco: la malattia si sta ancora diffondendo in alcuni impianti: intervenire alla comparsa dei primi sintomi per evitare di compromettere la vegetazione.

Ruscus

Marciumi delle radici o della base degli steli da Cylindrocarpon sp., Fusarium spp., Rhizoctonia violacea: l’andamento climatico è ancora favorevole allo sviluppo di questi miceti che preferibilmente aggrediscono piante già indebolite da altre cause (es. condizioni colturali non idonee o altri patogeni/parassiti). Per prevenirne lo sviluppo bisogna adottare corrette pratiche colturali, favorire la flora microbica “utile” del terreno, adottare strategie in grado di aumentare le difese naturali delle piante (es. applicazione di corroboranti o altri attivatori della SAR).

Eucalyptus spp.

Acari eriofidi: le infestazioni sono generalmente in calo, e solo negli impianti di Eucalyptus pulverulenta “Baby Blue” si osservano ancora infestazioni di una certa entità. La lotta tradizionale basata sull’impiego di acaricidi fornisce risultati sempre meno soddisfacenti, sia perché alcune sostanze hanno perso efficacia sia perché altre sono state revocate.

Marciumi basali: in alcuni impianti si osservano morie di piante adulte associate a marciumi basali che potrebbero essere insorti in seguito a più concause, tra cui patogeni fungini di origine tellurica. Si consiglia di ricorrere ad accertamenti di laboratorio in modo da verificare in modo puntuale l’origine del deperimento.

Pittosporum spp.

Marciumi basali: sia in impianti giovani che ormai adulti di “pittosporini” (soprattutto Pittosporum tenuifolium cv. Silver Queen) si osservano morie improvvise in genere associate ad un caratteristico marciume basale (i tessuti della base in genere assumono una colorazione blu-nera e le radici vanno incontro ad un disfacimento putrido) causato da infezioni di Phytophthora spp. Per contrastare la malattia è importante evitare impianti troppo fitti, adottare corrette pratiche irrigue e favorire la flora microbica del terreno. Alla comparsa dei primi sintomi, per evitare che la malattia si diffonda nell’impianto è consigliabile eliminare le piante colpite ed intervenire con fungicidi idonei.

Asparagus spp.

Tripidi: questi insetti continuano ad infestare le fronde di asparago causando un deprezzamento della fronda.

PIANTE IN VASO

Aromatiche

Cicaline: questi insetti sono presenti in molti impianti di aromi, ma per fortuna non in modo grave come negli anni scorsi: probabilmente le elevate temperature della scorsa estate ne hanno ostacolato lo sviluppo.

Maculature fogliari da Alternaria sp. su rosmarino

Mal bianco: sta colpendo soprattutto la nuova vegetazione delle piante di rosmarino emessa dopo la spuntatura.

Maculature fogliari da Alternaria sp.: presenti soprattutto il rosmarino e la lavanda.

Disseccamento dei rami da Phoma sp.: dopo le recenti piogge sono comparsi casi sia su lavanda vera (L. stoechas) che su rosmarino.

Maculatura batterica: in alcuni vivai di rosmarino prostrato e di lavanda si stanno osservando danni fogliari costituiti da piccole maculature scure di origine batterica, in genere da Xanthomonas sp.

Margherita

Giallumi: in questo momento il problema principale per questa specie è costituito da giallumi di origine fisiologica (squilibri nutrizionali, asfissia, …).

Peronospora: il periodo è favorevole alle infezioni peronosporiche, si consiglia di monitorare gli impianti a partire dalle zone meno arieggiate e umide in cui il patogeno trova condizioni ambientali idonee al suo sviluppo.

Muffa grigia su fiore di ciclamino

Ciclamino

Tripidi: sono diffusi in moti impianti e sono difficili da debellare in quanto trovano rifugio nei fiori.

Cocciniglia cotonosa: osservate sporadiche infestazioni localizzate alla base degli steli.

Muffa grigia: con frequenza crescente si osservano infezioni sui fiorii costituite da maculature dei petali che spesso rapidamente evolvono in marciumi.

Poinsettia – Stella di Natale

Aleurodidi: Bemisia tabaci continua a costituire il principale problema di questa coltura. Le infestazioni, se non adeguatamente prevenute, possono assumere un’intensità tale da causare ingenti danni, derivanti anche dalla difficoltà di asportare dalla vegetazione le fumaggini che si sviluppano sulle deiezioni di questi insetti.

Muffa grigia: osservati con una certa frequenza attacchi di Botrytis cinerea alla base degli steli.

Altre da vaso

Calle: in alcuni impianti in serra si osservano danni fogliari da cicaline.

Solanum rantonetti: osservati deperimenti causati da infestazioni radicali di nematodi galligeni.

Solanum spp.: attacchi di acari tarsonemidi hanno causato bollosità, arricciamenti e imbrunimenti fogliari.

Dipladenia: pianta facilmente soggetta agli attacchi di Bemisia tabaci.

Fucsia ed altre piante in vaso: Botrytis cinerea sta causando marciumi localizzati soprattutto lungo gli steli e i piccioli fogliari.

NOTA – MUFFA GRIGIA

La muffa grigia da Botrytis cinerea è una delle malattie fungine più dannose, più diffuse e più difficili da contrastare. I rischi maggiori in questo periodo li corrono soprattutto le coltivazioni allevate in ambiente protetto, o comunque negli ambienti dove meno circola l’aria e quindi più facilmente si creano condizioni favorevoli al suo sviluppo e alla sua diffusione.

Può colpire tutti gli organi aerei delle piante, soprattutto se sono teneri:           

– sulle foglie può determinare la comparsa di lesioni necrotiche estese, di consistenza ed aspetto variabile, spesso idropiche.

– Su piccioli e peduncoli può causare la comparsa di marciumi e, soprattutto su rami e fusti, anche la comparsa di lesioni asciutte. Rami e steli vengono generalmente aggrediti quando sono erbacei o non completamente lignificati, e in seguito si ha il disseccamento della vegetazione soprastante. – I fiori possono essere attaccati in ogni fase di sviluppo. Se vengono colpiti i boccioli in genere si verifica un arresto della fioritura, i tessuti si coprono di una fitta rete micelica, appassiscono e spesso marciscono; le lesioni possono quindi estendersi allo stelo. In fase di apertura dei fiori si può verificare la comparsa sui petali di macchie scure, i tessuti quindi imbruniscono, si accartocciano ed avvizziscono.

– l fungo è infine in grado di provocare infezioni latenti responsabili dei marciumi che si sviluppano in prossimità della raccolta o, in condizioni favorevoli, in post raccolta durante la conservazione e la commercializzazione. In queste ultime fasi il patogeno può svilupparsi e diffondersi rapidamente, ad opera del micelio, attraverso il contatto tra parti infette e parti sane.

DIFESA

La predisposizione alla malattia è esaltata da tutte quelle pratiche che favoriscono una crescita lussureggiante, e in particolare da concimazioni azotate poco equilibrate. È pertanto quanto mai importante adottare corrette pratiche colturali cercando di operare nel rispetto delle necessità fisiologiche delle piante in un determinato contesto ambientale. La lotta alla muffa grigia quindi deve essere innanzi tutto preventiva:

– interventi agronomici (primari ed essenziali) tra cui:

– favorire la circolazione dell’aria, soprattutto negli impianti in serra e sotto copertura;

– adottare razionali piani di concimazione;

– evitare le irrigazioni a pioggia, soprattutto nelle ore pomeridiane/serali;

– adottare efficaci piani di lotta a parassiti che potrebbero causare ferite alle piante (tripidi, larve di lepidotteri, …)

– curare l’igiene delle coltivazioni e disinfettare eventuali ferite ed attrezzi da taglio;

– eliminare il materiale colpito

Impiego di formulati ad azione preventiva (utili anche per prevenire altre malattie fogliari)

– Contro la muffa grigia possono essere efficacemente impiegati formulati a base di microrganismi antagonisti quali ad es. Bacillus subtilis, B. amyloliquefaciens, Aureobasidium pullulans, Pythium oligandrum.

Preventivamente può essere utile anche applicare formulati a base di:

– calcio e potassio (preferibilmente applicati per via fogliare),

– oli essenziali (ad es. olio di arancio);

– miscele igienizzanti (a base di perossidi, acido peracetico, zinco, …);

– formulati in grado di attivare le difese naturali delle piante, come ad esempio i fosfiti di potassio, estratti di alga laminaria ed altri;

– polveri di roccia;

– rameici, meglio se a ridosso di eventi piovosi e nelle ore più fresche della giornata onde evitare bruciature.

Lotta chimica:

Si consiglia di limitare il mezzo chimico ai momenti più critici, quando vi sono le condizioni più favorevoli alle infezioni, e per individuarli è possibile ricorrere a modelli previsionali. Nei piani di difesa che comprendono il mezzo chimico è importate adottare il principio di rotazione dei principi attivi utilizzati, in quanto Botrytis cinerea è un fungo con forte capacità di sviluppo di resistenza.

Nella tabella sottostante vengono riportate le principali sostanze attive (chimiche e biologiche) ad azione antibotritica impiegabili su piante ornamentali e/o erbe fresche:

SOSTANZA ATTIVA FUNGICIDAFAMIGLIA CHIMICA O GRUPPOs.a. autorizzata su:MOA (FRAC)
Bacillis amyloliquefaciens sbsp plantarum D747Microrganismi micoparassitiFloreali, ornamentaliBM-02
Bacillus subtilis qst 713Microrganismi micoparassitiFloreali, ornamentaliBM-02
Boscalid+ pyraclostrobinPiridine carbossammidi + analoghi delle strobilurineFloreali, ornamentali Erbe fresche7-C2 + 11-C3
CaptanoFtalimmidiBulbi di piante ornamentali (concia)M04
Ciprodinil + fludioxonilAnilopirimidine + fenilpirroliFloreali Erbe fresche9-D1 + 12-E2
FenexamidIdrossianiliniErbe frescheG3
FludioxonilFenilpirroliErbe fresche12-E2
FolpetTioftalimmidiFloreali, ornamentaliM04
MepanipirimAnilopirimidineFloreali, ornamentali9-D1
ProclorazImidazoliBulbose da fiore, garofano, rosa, ornamentali3-G1
PyrimetanilAnilinopirimidineCiclamino9-D1
Pythium oligandrum ceppo M1Microrganismi micoparassitiOrnamentali Erbe fresche 
Rame e suoi compostiInorganiciFloreali, ornamentali Erbe frescheM01

Prima del loro impiego si raccomanda di controllare l’etichetta del formulato in modo da verificarne le autorizzazioni, e nel caso delle erbe fresche anche i tempi di carenza (tenere conto che alcune sostanze quando applicate a basse temperature potrebbero richiedere un tempo di carenza più lungo prima di raggiungere i limiti residuali previsti dalla legge).

STIMA DEL RISCHIO DELLA COMPARSA DI AVVERSITA’ NEL BREVE PERIODO

AVVERSITA’RISCHIO LIEVERISCHIO MODERATORISCHIO ALTO
Parassiti animali– Nematodi– Afidi – Aleurodidi – Cicaline – Cocciniglie – Tripidi – Psille – Acari tetranichidi, eriofidi e tarsonemidi– Lepidotteri (serra) – Aleurodidi (serra) – Tripidi (serra)
Malattie fungine– Marciumi basali da Cylindrocarpon, Fusarium, ed altri – Tracheomicosi– Peronospora – Mal bianco – Maculature fogliari – Ruggine – Marciumi basali da Sclerotinia e Fusarium (in serra)– Muffa grigia – Alternariosi – Danni ai rami da Phoma spp. – Marciumi basali da oomiceti
Virosi – Da TSWV, INSV, CMV, Potyvirus (ranuncolo) 
Batteriosi – Varie-Batteriosi fogliari da Pseudomonas spp. e Xanthomonas spp.
Altro – Fisiopatie da stress ambientali/nutrizionali 

Valutazione effettuata sulla base dei dati raccolti sul territorio negli ultimi 15 anni, sull’andamento meteo e sull’esperienza dei tecnici che collaborano alla rubrica e che conducono costante attività di monitoraggio.

Per informazioni:

Laboratorio di Patologia dell’Istituto Regionale per la Floricoltura di Sanremo (IM): martini@regflor.it

Servizio Tecnico della Cooperativa L’Ortofrutticola di Albenga (SV): asstec@ortofrutticola.it

Servizio Tecnico della Cooperativa Flor Coop Sanremo (IM): florcoop@florcoop.it

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