Il mese di agosto è stato in gran parte caldo ed afoso e solo nell’ultima settimana, grazie all’aria proveniente da est, nel ponente ligure le temperature si sono riportate sulle medie stagionali.
Le intense ondate di calore che si sono succedute tra luglio e agosto hanno stressato anche le piante, e in alcuni casi hanno causato danni significativi, costituiti prevalentemente da scottature, rallentamento/arresto della vegetazione, sofferenze radicali (soprattutto in caso di bagnature poco oculate).


Nota Meteo – Le previsioni meteo elaborate da vari siti per settembre ipotizzano una prima fase stabile e soleggiata, con temperature gradevoli che resteranno nelle medie del periodo, se non leggermente al di sotto. Verso metà mese si prevede il sopraggiungere una perturbazione atlantica, che interesserebbe soprattutto il centro-nord Italia, che potrebbe provocare un brusco calo delle temperature e dare vita ad una fase di maltempo, avviando di fatto la stagione autunnale.
Per aggiornamenti più puntuali per la Liguria consultare il bollettino AgroMeteoLiguria del CAAR (Centro di Agrometeorologia Applicata Regionale) all’indirizzo www.agriligurianet.it/it/impresa/assistenza-tecnica-e-centri-serivizio/agrometeo-caar/bollettino-agrometeo-caar.html, oppure il nostro sito all’indirizzo https://www.flornewsliguria.it/category/agrometeo/.

PROBLEMATICHE DI PARTICOLARE RILIEVO

Nel mese di settembre gran parte delle coltivazioni a produzione autunnale-primaverile (ranuncoli, anemoni, papaveri, peonie, ciclamini, crisantemi, margherite, aromi, fronde, …) saranno già avviate, ed è necessario adottare strategie finalizzate a prevenire l’insorgenza delle avversità tipicamente autunnali cercando di intervenire in modo tempestivo e mirato: risultano pertanto di primaria importanza l’esecuzione di attenti monitoraggi delle coltivazioni e dei parametri climatici.

FIORI E FRONDE RECISI

Anemone e ranuncolo

Le avversità che con maggiore frequenza verso fine estate colpiscono i nuovi impianti di ranuncolo e anemone sono:

Marciume radicale da Pythium sylvaticum su ranuncolo
Mal del colleto da Rhizoctonia solani su piantina di ranuncolo.

– marciumi della base degli steli da Rhizoctonia sp.: malattia finora presente limitatamente a pochi impianti in piena terra;

– marciumi radicali da Pythium sylvaticum: prestare attenzione soprattutto agli impianti in fuori suolo nei quali è più facile che possano verificarsi ristagni idrici che favoriscono lo sviluppo e la diffusione del patogeno;

– marciumi della base degli steli da Sclerotinia sp.: colpiscono preferibilmente piante già sviluppate;

– tracheofusariosi: i primi sintomi della malattia in genere compaiono circa 20-40 giorni dall’impianto;

– lepidotteri nottuidi: quest’anno le erosioni delle foglie e della base dei germogli provocate dalle larve sono comparse con un lieve anticipo rispetto al solito, soprattutto negli impianti in fuori suolo.

Inoltre in questo periodo bisogna prestare molta attenzione a tripidi e afidi, insetti fitomizi che attraverso le punture di suzione potrebbero trasmettere virus (tripidi: TSWV, INSV; afidi: Potyvirus, CMV, AMV, …) la cui dannosità è tanto maggiore quanto più precocemente avviene l’infezione. A questo proposito si consiglia di adottare strategie di difesa (posizionamento di trappole cromotropiche e/o di reti, utilizzo di sostanze ad azione repellente, …)  atte ad ostacolare il contatto tra piante e insetti, in quanto la loro pericolosità è legata anche al solo atto nutrizionale (introduzione dello stiletto nei tessuti per effettuare semplici assaggi, tipico ad es. degli afidi che effettuano numerosi probings prima di avviare la suzione vera e propria), per cui eliminarli una volta che sono presenti sulle piante può rivelarsi tardivo dal punto di vista della prevenzione da malattie virali.

Infine si ricorda di adottare piani di concimazione essenziali ed equilibrati, al fine di evitare che si instaurino condizioni di asfissia (soprattutto in impianti fuori suolo) che potrebbero favorire l’insorgenza e la diffusione di marciumi basali e radicali, e/o squilibri nutrizionali (ad es. concimazioni eccessivamente azotate possono favorire un eccessivo lussureggiamento/intenerimento dei tessuti) che potrebbero rendere le piante più suscettibili a malattie o parassiti.

Fronda di E. cinerea: le foglie hanno i bordi disseccati a causa dell’azione fitotossica di un prodotto fitosanitario.

Eucalyptus spp.

– Psilla ed acari eriofidi: le infestazioni sono in aumento in moti impianti e la lotta tradizionale purtroppo spesso fornisce risultati poco soddisfacenti. La fronda di eucaliptus, ed in particolare di E. cinerea, è sensibile ad alcuni prodotti commerciali, soprattutto se ancora tenera: prima di impiegare un formulato sull’intero impianto è importante verificarne la selettività.

Deperimenti di origine fisiologica: morie di piante si osservano soprattutto in impianti giovani (1/2 anni), soprattutto se realizzati impiegando piante che per troppo tempo sono rimaste in vaso per cui le loro radici si sono sviluppate assumendo un andamento “a spirale”. Questo fenomeno ne ostacola l’affrancamento in quanto le radici arrotolate su sé stesse spesso hanno più difficoltà ad “allargarsi” per colonizzare il terreno circostante, con conseguente riduzione della stabilità e della capacità di assorbimento. In queste ultime estati i casi di deperimenti improvvisi sono sensibilmente aumentati, probabilmente anche a causa del caldo eccessivo e della siccità.

Ginestra a fiore bianco

– Lepidotteri: sulla vegetazione verso l’autunno tendono a comparire erosioni da larve di lepidotteri (Uresiphita limbalis). La lotta può essere condotta applicando formulati a base di Bacillus thuringensis in via preventiva, oppure con piretroid.

– Mal bianco: malattia tipica di fine estate che facilmente può comparire su piante lussureggianti e/o allevate in zone umide.

Pittosporino (Pittosporum tenuifolium “Silver Queen” ed altri)

– Marciumi basali da Phytophthora spp.: malattia diffusa in molti impianti, e soprattutto su piante giovani. Le infezioni in atto potrebbero causare deperimenti e morie fino all’autunno se non adeguatamente contenute: è fondamentale una corretta gestione delle bagnature, l’asportazione delle piante sintomatiche e l’impiego di formulati ad azione specifica.

Ruscus

Parassiti animali: popolazioni numerose di cicaline e ragnetto rosso sono ancora presenti in molti impianti.

Virosi: alterazioni di origine virale, soprattutto da TSWV, interessano molti impianti. La presenza sui cladodi delle caratteristiche maculature verdi/giallo chiaro tondeggianti, in genere con un piccolo centro necrotico, è facilmente rilevabile osservando la fronda controluce.

– Marciumi delle radici da Cylindrocarpon sp. o Fusarium spp.: questo periodo è quello più favorevole allo sviluppo di miceti che colpiscono preferibilmente piante già indebolite da altre cause (es. condizioni colturali non idonee o altri patogeni). Per ostacolarne l’azione parassitaria bisogna adottare corrette pratiche colturali, possibilmente associandole all’applicazione di formulati a base di microrganismi antagonisti o di sostanze attivatrici delle difese naturali.

PIANTE IN VASO

Aromatiche

– Cicaline: sono presenti in molti impianti e con l’abbassarsi delle temperature in settembre la loro presenza potrebbe progressivamente aumentare, e così la loro dannosità.

Miridi: in alcuni impianti di lavanda si è osservata la presenza di miridi del genere Ligus sp. Le loro punture di suzione pare stiano causando deformazioni dei germogli delle giovani piante, e questo potrebbe danneggiare il loro sviluppo e il raggiungimento della caratteristica forma a cespuglio.

– Tripidi: stanno rappresentando un grosso problema, soprattutto su basilico allevato in serra.

Colonie di Aphis menthae-radicis su radici di menta.

– Tingidi e psille: sono insetti che stanno danneggiando gravemente gran parte delle piante di alloro coltivate sia nei vivai che in ambito urbano.

– Afidi radicali: la menta è spesso soggetta agli attacchi di Aphis menthae-radicis e le piante infestate sono facilmente riconoscibili in quanto manifestano crescita stentata, ingiallimenti e avvizziamento progressivo in seguito alla perdita di capillizio radicale. Anche maggiorana e, più sporadicamente rosmarino, in genere più verso l’autunno, possono essere soggetti ad attacchi di afidi radicali.

– Acari eriofidi: stanno infestando alcuni impianti di origano.Sulle piante colpite compaiono bronzature, seccumi fogliari e si verifica la cascola delle foglie basali.

Maculature fogliari da Alternaria sp.: avversità che era già presente su rosmarino e che sta iniziando a colpire anche la lavanda, I vivai più soggetti alla malattia sono quelli umidi, soprattutto se soggetti a rugiade mattutine, o dove si effettuano irrigazioni per aspersione nelle ore più calde della giornata. Per prevenire le infezioni può essere utile applicare sulla vegetazione sostanze ad azione disinfettante.

Peronospora: malattia che sta continuando a colpire gli impianti di basilico, anche se la sua gravità pare in calo rispetto allo scorso mese, quando il clima era particolarmente umido.

Mal bianco: sta iniziando a comparire negli impianti di rosmarino, su cui può causare deformazioni e disseccamenti di foglie e rametti. Si ricorda che questa malattia su rosmarino è particolarmente pericolosa verso l’autunno, dopo la prima spuntatura, in quanto colpisce i tessuti teneri dei nuovi ricacci.

Marciumi basali da Phytophthora spp.: com’era facilmente prevedibile la malattia sta comparendo negli impianti di rosmarino e lavanda. Si consiglia l’impiego di formulati a base di sostanze in grado di attivare le difese naturali delle piante (ad es. corroboranti) in un contesto integrato, in modo da rendere le piante meno soggette alle infezioni. Si è osservato inoltre che il ricorso a sistemi di ombreggiamento, la somministrazione di brevi bagnature aeree nelle ore più calde della giornata (non eccedere se no si favoriscono malattie fogliari), l’uso di vasi di terracotta o in plastica di colore chiaro, possono contribuire a ridurre la gravità delle infezioni che a volte esplodono in modo epidemico nel periodo estivo/autunnale.

Margherite: impianti di radicazione

Marciumi radicali/basali: i rischi maggiori sono le infezioni da oomiceti (soprattutto Phytophthora nicotianae). Buona pratica è quella di utilizzare fin dalla radicazione formulati a base di microrganismi antagonisti e adottare bagnature essenziali.

Margherite: piante madri

Larve di lepidotteri nottuidi (Spodoptera spp.): sono attive in molti impianti e se non contrastate possono causare danni anche importanti.

– Afidi radicali: si osservano già le prime infestazioni. Questi afidi producono colonie lanuginose, cerose e biancastre evidenti soprattutto sulle radici più esterne a contatto col vaso. Le piante colpite appaiono intristite, stentano a crescere e ingialliscono.

Virosi: clorosi e maculature fogliari causate da infezioni di Tomato Spotted Wilt Virus (TSWV, virus trasmesso da tripidi) sono già visibili in alcuni vivai.

Tracheofusariosi: si osservano già i primi deperimenti nei vivai di margherite allevate “ad alberello” sotto ombraio. La malattia purtroppo è già presente in molti impianti e in futuro potrebbe anche estendersi alle piante allevate a cespuglio ad oggi ancora in fase di radicazione.

Ciclamino

– Afidi e tripidi: sono insetti diffusi in moti impianti. I tripidi in particolare stanno trovando rifugio nei fiori, per cui sono sempre più difficili da contrastare: si consiglia di eliminare i fiori sfioriti prima di attuare la lotta chimica.

– Larve di lepidotteri: le erosioni da larve di nottuidi e di altre famiglie sono già presenti in molti impianti, soprattutto su piante allevate in vaso.

– Acari tarsonemidi: l’”acaro pallido” del ciclamino (Phytonemus pallidus) si sta diffondendo in numerosi impianti di ciclamini. Può causare distorsioni, inspessimento e alterazione cromatica delle foglie e deformazione dei boccioli; i fiori colpiti si aprono male e restano più piccoli.

Marciumi basali da Phytophthora spp.: numerosi sono gli impianti in cui si stanno verificano deperimenti e morie delle piante associati a marciume radicale e/o del falso fusto. Eliminare le piante sintomatiche ed intervenire con formulati specifici.

– Tracheofusariosi: giallumi fogliari e deperimenti causati da infezioni di Fusarium oxysporum f. sp. cyclaminis sono presenti in molti vivai e in alcuni in modo piuttosto grave. È importante allontanare dalla serra le piante sintomatiche in modo da evitare che le infezioni si estendano alle piante vicine.

Crisantemo

– Afidi e tripidi: sono insetti diffusi in moti impianti ecostituiscono il principale pericolo per crisantemi sia da vaso che da reciso.

– Larve di lepidotteri: le erosioni da nottuidi e di altre famiglie sono già presenti in molti impianti, soprattutto su piante allevate in vaso.

Marciumi basali da Phytophthora sp: malattia che sta iniziando a comparire soprattutto su piante allevate in vaso.

Poinsettia – Stella di Natale

– Tripidi: cercare di evitare che si diffondano negli impianti in quanto con le loro punture possono causare deformazioni e decolorazioni delle brattee.

– Aleurodidi: prevenire le infestazioni di Bemisia tabaci adottando criteri di lotta biologica ed integrata: una volta che l’insetto si insedia in un impianto di Stelle è difficile eliminarlo e limitare i danni.

– Marciumi basali: malattia causata prevalentemente da Phytophthora sp. e che sta iniziando a danneggiare le ultime partite di piantine trapiantate.

Varie da vaso fiorito: dipladenia, lantana, solanum ed altre

Aleurodidi: la specie più diffusa e pericolosa è Bemisia tabaci e sta iniziando a comparire in alcuni impianti di Stelle di Natale e di dipladenia. Vi è il rischio che le infestazioni si aggravino qualora non prontamente contrastate: ove possibile valutare approcci di lotta biologica/integrata.

– Tetranychus urticae: alla comparsa dei primi focolai intervenire prontamente in modo che non si instaurino popolazioni troppo numerose difficilmente contrastabili. In questo periodo si rilevano attacchi violenti su piante di Euryops.

– Acari tarsonemidi: su piante di Solanum jasminoides e S. rantonetti si si osservano bollosità e bronzature fogliari causate da infestazioni di Polyphagotarsonemus latus.

Infestazioni di acari tarsonemidi si stanno diffondendo anche su piante di ederina, sulle quali compaiono bronzature sulla pagina inferiore delle foglie.

Particolare delle foglioline di un germoglio di bouganvillea infestato da acari eriofidi.

Bouganvillea

Acari eriofidi: su piante allevate in vaso di bouganvillee di vari colori si è osservata la comparsa di sintomi insoliti, quali deformazioni e bollosità delle foglie apicali dei rami, e in qualche caso l’aborto della gemma apicale. L’osservazione microscopica dei tessuti sintomatiche ha consentito di rilevare l’abbondante presenza di acari eriofidi. In letteratura non si sono trovate segnalazioni italiane che descrivano attacchi di eriofidi su bouganville, mentre danni da Phyllocoptes buganvilleae Keifer paiono piuttosto diffusi in America e in alcuni paesi Africani (Kenya).

URBANO E SPONTANEO

Psille, tingidi, cocciniglie, miridi, cimice asiatica: in ambito urbano e spontaneo, a fine estate-inizio autunno, i parassiti animali sono le avversità più dannose. Le piante parassitizzate spesso appaiono imbrattate da melata e fumaggini.

– Mal bianco: malattia che colpisce molte essenze e l’autunno è uno dei periodi più favorevoli alla sua diffusione e sviluppo. Infezioni importanti si osservano su siepi e bordure di lauroceraso.

STIMA DEL RISCHIO DELLA COMPARSA DI AVVERSITA’ NEL BREVE PERIODO

AVVERSITA’RISCHIO LIEVERISCHIO MODERATORISCHIO ALTO
Parassiti animali– Nematodi– Cocciniglie
– Psille
– Aleurodidi (pien’aria)
– Afidi
– Tripidi
– Cicaline
– Lepidotteri
– Aleurodidi (serra)
– Acari tetranichidi, eriofidi e tarsonemidi
Malattie fungine– Muffa grigia
– Maculature fogliari – Ruggine
– Peronospora
– Mal bianco
– Alternariosi
– Marciumi basali da Rhizoctonia, Sclerotinia, Cylindrocarpon, Fusarium, ed altri
– Tracheomicosi
– Marciumi basali da oomiceti
Virosi – Varie– Da TSWV, INSV, CMV, Potyvirus (ranuncolo)
Batteriosi   – Varie 
Altro – Stress termici e idrici 

Valutazione effettuata sulla base dei dati raccolti sul territorio negli ultimi 15 anni, sull’andamento meteo e sull’esperienza dei tecnici che collaborano alla rubrica e che conducono costante attività di monitoraggio.

NOTIZIE

CIMICE ASIATICA – In questo periodo, sia in ambito urbano che extra urbano, si osserva il proliferare delle forme giovanili di Halyomorpha halys nate dalle deposizioni estive.

– Si ricorda che Regione Liguria quest’anno ha risposto alla massiccia diffusione sul territorio della cimice asiatica con l’adesione al ‘Piano Nazionale di Lotta’, che prevede il suo contenimento biologico attraverso l’introduzione dell’imenottero parassitoide Trissolcus japonicus, comunemente noto come “vespa samurai”, del tutto innocuo per persone, animali e piante. La fase operativa del progetto di lotta biologica è stata attuata nel corso dell’estate e nei prossimi mesi se ne valuteranno gli effetti.

– Parallelamente è possibile ricorrere alla strategia innovativa del controllo simbiotico attraverso l’applicazione di formulati a base di rame. In particolare si ricorda che su colture quali nocciolo, melo, pero, olivo, fagiolo è stato autorizzato l’uso in deroga per situazioni di emergenza fitosanitaria l’impiego del prodotto fitosanitario DENTAMET SYM contenente la sostanza attiva rame metallo (rame solfato tribasico). L’ autorizzazione è valida per 120 giorni, a partire dal 19 luglio 2021 fino al 15 novembre 2021. Tale formulato è attivo contro il batterio Pantoea carbekii presente sulle uova di H. halys: la sua eliminazione determina una riduzione della flora intestinale delle neanidi che quindi muoiono o subiscono delle malformazioni che ne compromettono la sopravvivenza.

AGGIORNAMENTO SULLE REVOCHE DI ALCUNE SOSTANZE ATTIVE – L’Unione Europea periodicamente dispone la revoca dal commercio di sostanze impiegate in ambito fitosanitario, e di conseguenza il Ministero della Salute emana dei comunicati che, a partire da una certa data, dispongono il divieto alla commercializzazione e all’utilizzo dei prodotti fitosanitari che contengono tali sostanze. Al fine di supportare i coltivatori nella scelta degli agrofarmaci, di seguito si fornisce l’elenco delle scadenze delle sostanze di prossima scadenza: per ognuna di esse viene indicata la data di revoca dal commercio dei formulati che la contengono, la relativa data di termine di utilizzo e la data di pubblicazione del comunicato di revoca emanato dal Ministero della Salute (consultabile all’indirizzo salute.gov.it seguendo il percorso: news e media – notizie – notizie dal ministero; quindi selezionare l’Area tematica prodotti fitosanitari) nel quale sono anche indicati i nomi dei prodotti commerciali oggetto della revoca.

Sostanza attiva non rinnovataAzioneData di scadenza
VENDITA
Data di scadenza
UTILIZZO
Data del comunicato di revoca
BROMOXYNILdiserbante14/03/202114/09/202103/12/2020
DIURONdiserbante31/03/202131/03/202205/02/2021
BENALAXYLfungicida05/04/202104/10/202114/01/2021
THIOPHANATE-METHYLfungicida19/04/202119/10/202114/01/2021
MANCOZEBfungicida04/07/202104/01/202224/12/2020
FENBUCONAZOLEfungicida30/11/202130/11/202207/04/2021
MYCLOBUTANILfungicida30/11/202130/11/202217/03/2021
CYPROCONAZOLEfungicida30/11/202130/11/202210/06/2021
FLUTRIAFOLfungicida30/11/202130/11/202210/06/2021
FENAMIPHOS insetticida23/05/202123/09/202112/02/2021
IMIDACLOPRIDinsetticida31/05/202130/11/202109/12/2020
ZETA CYPERMETHRINinsetticida31/05/202130/11/202109/12/2020
ALPHA-CYPERMETHRINinsetticida07/12/202107/12/202226/05/2021
TRIFLUMURONinsetticida30/11/202130/09/202214/04/2021

Nota: l’elenco riportato non ha carattere di ufficialità. Non si assume nessuna responsabilità per possibili errori od omissioni.
Cliccando sui nomi dei prodotti si può accedere al comunicato ministeriale.
Fonte: https://www.arpa.veneto.it/temi-ambientali/agrometeo/servizi/revoche-fitosanitari

Per una corretta gestione dei depositi di prodotti fitosanitari quindi si consiglia di:

1) aggiornarsi frequentemente sui provvedimenti relativi alle revoche delle sostanze attive e dei prodotti fitosanitari, utilizzando specifiche banche dati o chiedendo informazioni ai tecnici fitoiatri che hanno maggiori possibilità di documentarsi;

2) non fare grossi acquisti di agrofarmaci e quindi limitare il più possibile le scorte di magazzino, per evitare rifornimenti di preparati che nel giro di poco tempo potrebbero non essere più impiegabili;

3) controllare accuratamente il deposito dei prodotti fitosanitari e smaltire i prodotti non più impiegabili (rifiuti speciali pericolosi);

4) seguire le linee dei “Disciplinari di Produzione Integrata” che recepiscono tempestivamente anche i provvedimenti legislativi (i disciplinari agroambientali della Regione Liguria aggiornati sono consultabili e scaricabili dal sito www.agriligurianet.it ).

NUOVE PROROGHE DI VALIDITA’ PER LE ABILITAZIONI RELATIVE AI PRODOTTI FITOSANITARI E PER GLI ATTESTATI DI FUNZIONALITA’ DELLE IRRORATRICI

Con l’approvazione del “Decreto Milleproroghe” (DL 183/2020 convertito con la Legge 26 febbraio 2021, n. 21 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 1° marzo 2021) è stato definito che la proroga di validità di 12 mesi si estende a tutte le abilitazioni e attestati che hanno la scadenza naturale nel 2021, e che sono:

– abilitazioni all’acquisto e utilizzo dei prodotti fitosanitari (patentini fitosanitari)

– abilitazioni alla consulenza,

– abilitazioni alla vendita dei prodotti fitosanitari,

– attestati di funzionalità delle macchine irroratrici.

Invece alle abilitazioni scadute naturalmente nel 2020, che hanno già usufruito di una proroga di 12 mesi, ai sensi dell’art.224 della Legge 17 luglio 2020, n. 77, è stata concessa un’ulteriore proroga in base alla quale verranno considerate valide per ulteriori 90 giorni successivi all’ultima data di cessazione dello stato di emergenza.

ABILITAZIONI / ATTESTATISCADENZA 2020SCADENZA 2021
Abilitazioni all’acquisto e utilizzo dei prodotti fitosanitari (patentini fitosanitari) Abilitazioni alla vendita dei prodotti fitosanitari, Abilitazioni alla consulenza Attestati di funzionalità delle macchine irroratriciAd oggi la data di cessazione dello stato di emergenza è 31/12/2021, pertanto le abilitazioni scadute naturalmente nel 2020 saranno considerate valide fino al 31/03/2022.Con l’approvazione del “Decreto Milleproroghe” è stata concessa una proroga di validità di 12 mesi.

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