C’è fermento in Europa per l’avvio dei controlli alle frontiere del Regno Unito i quali dovrebbero iniziare da fine Gennaio 2024.
Secondo un interessante approfondimento del The Guardian, i coltivatori di fiori olandesi hanno chiesto al governo del Regno Unito di ritardare i controlli alle frontiere post-Brexit sulle piante e sugli alimenti in arrivo a partire da questo mese, sostenendo che gli esportatori non sono pronti e che eventuali ritardi alla dogana potrebbero causare “danni e perdite sostanziali”.
La VGB, l’associazione olandese dei grossisti di prodotti floricoli olandese, ha scritto al governo britannico avvertendolo di “preoccupazioni significative” sulla preparazione del settore ai cambiamenti, affermando che i controlli potrebbero causare interruzioni e ritardi di forniture per il giorno di San Valentino che potrebbero protrarsi anche fino alla festa della mamma, compromettendo l’alta stagione per il settore florovivaistico.
I controlli, che fanno parte del nuovo regime alle frontiere post-Brexit, imporranno agli importatori europei di fornire certificati sanitari per i prodotti animali e vegetali a “rischio medio e alto” a partire dal 31 gennaio, mentre le ispezioni fisiche di queste merci inizieranno alla fine di aprile, con il rischio considerevole di dover trattenere per ore i camion carichi di merci deperibili, mettendone a rischio la qualità.
Crisantemi, garofani e orchidee sono tra i fiori che ora dovranno essere controllati perché classificati a medio rischio, così come, si stima, quasi l’85% delle spedizioni di bouquets misti.
Il Fresh Produce Consortium (FPC) ente che appresentare il 70% della catena di fornitura di prodotti freschi del Regno Unito, ha stimato costi annuali aggiuntivi di oltre 10 milioni di sterline derivanti dalle tasse di importazione che dovranno essere trasferiti sui consumatori.
Un portavoce del Dipartimento per l’Ambiente, l’Alimentazione e gli Affari Rurali (Department for Environment, Food and Rural Affairs) del Governo Britannico ha dichiarato: «I controlli introdotti dal modello operativo border target (BTOM) sono vitali per mantenere il Regno Unito al sicuro proteggendo le nostre catene di approvvigionamento alimentare e il settore agricolo da epidemie di malattie che causerebbero significative conseguenze economiche. Il BTOM utilizza la tecnologia e i dati per semplificare il commercio da parte delle imprese, limitando gli oneri amministrativi e contenendo i costi. Stiamo lavorando a stretto contatto con le parti interessate di tutti i settori interessati nel Regno Unito, in tutta l’UE e con i partner commerciali di tutto il mondo per supportare la preparazione al BTOM.»