Gli esperti doganali avvertono: il 2024 sarà teatro di cambiamento per i controlli alle frontiere, soprattutto per chi commercializza con l’Inghilterra.
Nell’ambito del continuo implemento dei controlli alle frontiere derivanti dalla Brexit, il Regno Unito introdurrà requisiti aggiuntivi per l’import di animali vivi, prodotti animali, piante, frutta, verdura, fiori recisi, alberi o macchine agricole. Si comincia con il 31 gennaio 2024 quando entrerà in vigore l’obbligo della certificazione sanitaria ed il governo ha già stimato che il costo di questi controlli aggiuntivi avrà un impatto sulle imprese di 330 milioni di sterline all’anno. I controlli fisici e documentali sui beni sanitari e fitosanitari saranno introdotti invece dal 30 aprile 2024.
Per supportare l’introduzione di questi controlli, il Regno Unito introdurrà i documenti sanitari comuni per tutte le importazioni di animali vivi, HRFNAO e prodotti animali dall’UE.
Andrew Thurston, responsabile dei dazi doganali presso MHA, spiega: «Senza una piena comprensione dei cambiamenti che avverranno nei prossimi mesi e la preparazione a sconvolgimenti significativi, gli importatori potrebbero riscontrare ritardi nella catena di approvvigionamento o addirittura sequestri di merci. Se un’azienda è coinvolta nell’importazione di prodotti animali o vegetali, deve informarsi adeguatamente su questi nuovi requisiti al più presto, altrimenti dovrà affrontare la possibilità di non poter commercializzare nel Paese dal 31 gennaio 2024.»
Per le aziende esportatrici italiane, alcune informazioni possono essere reperite sul portale dell’ICE: https://www.ice.it/it/mercati/regno-unito/brexit-pillole-gli-esportatori-italiani