Secondo Coldiretti Liguria, con lo stop dell’autotrasporto, paventato per la prossima settimana, si rischiano danni incalcolabili alle produzioni: nel nostro paese ben l’85% delle merci viaggia su strada e una sospensione di questo tipo metterebbe a rischio gli approvvigionamenti delle materie prime e la consegna dei prodotti deperibili, con il pericolo di alimentare anche una psicosi negli acquisti sugli scaffali dei supermercati. In Liguria si registrano già difficoltà per il settore floricolo: con le esportazioni bloccate a causa del conflitto russo-ucraino che hanno già avuto pensati ricadute sulle vendita della mimosa per la festa della donna, un blocco dei trasporti rischierebbe di aggravare ulteriormente la situazione, causando ritardi nelle consegne e minando la freschezza dei fiori garantita dai produttori locali. E a preoccupare è anche il settore della pesca, sia per la ricezione delle materie prime sia, soprattutto, per l’invio della merce, per cui anche solo pochi giorni di ritardo possono essere determinanti e rischiano di far andare a male grandi quantità di pesce fresco portato a terra dalle nostre marinerie.
“Uno stop di questo tipo aggraverebbe le già rilevanti difficoltà delle nostre produzioni; –affermano Gianluca Boeri Presidente Coldiretti Liguria e Bruno Rivarossa Delegato Confederale- le nostre aziende sono costrette a far fronte ai pesanti aumenti dei costi di produzione per le materie prime e l’energia, con le serre obbligate a diminuire la produzione e le barche sempre più costrette a navigare in perdita o addirittura a rimanere a terra. A questo si è aggiunta nelle ultime settimane l’esplosione della guerra in Ucraina, che sta ostacolando gli scambi commerciali in un Paese come l’Italia, fortemente dipendente dall’estero, cosa che ha già portato a ulteriori problemi sulle spalle dei nostri produttori. In questo momento non possiamo permetterci di perdere neanche un chilo di prodotto ed è necessario che vengano garantiti i ritiri e le consegne a industrie e distribuzione commerciale al fine di assicurare le forniture alla popolazione”.