Presentati a Bellaria Igea Marina (Rimini) i risultati della prima edizione dell’expo nazionale a cielo aperto dedicata al verde pubblico, con soluzioni
innovative e di semplice gestione applicabili in tutta Italia, puntando su risparmio idrico, mitigazione climatica e riequilibrio degli ecosistemi urbani.
«Ispirandoci a quanto visto in Francia, abbiamo voluto creare anche nel nostro Paese un’expo a cielo aperto per mostrare come sia possibile, con le giuste scelte botaniche e di materiali, dare vita a un verde pubblico sostenibile e di qualità, che richieda bassa manutenzione, consenta risparmio idrico ed economico e favorisca il riequilibrio degli ecosistemi urbani» così il presidente Asproflor Comuni Fioriti, Sergio Ferraro, ha aperto i lavori finali della prima edizione del progetto “VerdeComune – Giardini sostenibili del futuro”.
Numerose le aree del centro cittadino -ciascuna che necessitava di differenti soluzioni tecniche-interessate da allestimenti floreali studiati appositamente in base alle caratteristiche di ogni luogo: dalla forte ombreggiatura (come nel caso dell’Isola dei Platani) alla salinità dell’aria (lungomare), dall’eccessiva insolazione al frequente passaggio di persone e animali.
Gli allestimenti sono stati studiati per adattarsi durante le stagioni, con particolare attenzione al periodo estivo, di maggiore afflusso turistico, prevedendo anche appositi pannelli informativi, con QR code per approfondire tipologie e caratteristiche delle piante utilizzate.
«Tutto è stato possibile in pochi mesi: i primi lavori sono stati intrapresi a marzo, con un cambio quasi totale del layout delle aiuole, e hanno anche visto il coinvolgimento di scuole e università, sia per l’allestimento che attraverso la conduzione di test e sperimentazioni -ha dettagliato Ferraro– Grande attenzione è stata posta agli aspetti di sostenibilità ambientale, a partire dall’utilizzo di soli vasi biodegradabili, in modo da essere “plastic free”».
Il convegno finale ha anche costituito un’occasione di approfondimento sulle migliori pratiche per una gestione sostenibile e innovativa del verde, a partire dalla descrizione delle diverse fasi di realizzazione del progetto a Bellaria: la progettazione, la scelta botanica (con una selezione di varietà resilienti di ultima generazione, di perenni e di perennanti in grado di garantire cinque mesi di fioriture) e le soluzioni tecniche adottate.
Tra queste, in particolare, si è ricorso a concimi a lento rilascio e idroretentori, terricci e ammendanti specifici per terreni poveri e sabbiosi, muri fioriti automatizzati, fioriere con riserva d’acqua e isolamento termico e prati insect-friendly. Sono stati anche presentati i risultati delle sperimentazioni, con focus su riduzione della plastica, nuovi sistemi anti-zanzare biologici e sul risparmio idrico. Nello specifico, l’Università degli Studi di Torino ha certificato che, attraverso l’applicazione congiunta di pacciamatura e soluzioni Polygreen, si è diminuito il consumo di acqua di circa il 45% (24 litri/aiuola per applicazione media rispetto ai 45 necessari con metodologie standard), riducendo inoltre di un terzo il numero di irrigazioni necessarie.
Anche l’utilizzo dei tappeti erbosi ha contribuito alla mitigazione climatica, con temperature registrate al suolo intorno ai 35 gradi (a fronte di una temperatura ambientale 39 gradi), decisamente inferiori rispetto agli oltre 50 gradi dove erano presenti asfalto o prato sintetico. Molto positivi pure i risultati forniti dalle aiuole con mix fioriti, in viale Pascoli, che garantiscono fioriture prolungate e perenni: oltre all’apprezzatissimo effetto estetico, hanno dimostrato di attirare svariate specie di insetti impollinatori e, contemporaneamente, di contribuire al sequestro di anidride carbonica (con una stima di 7 tonnellate di CO2 equivalente/anno).
L’iniziativa, unica nel suo genere in Italia, ha visto il coinvolgimento di decine di soci Asproflor e il supporto di 30 aziende leader di settore. «L’obiettivo è ora quello di ripetere l’esperienza di VerdeComune, facendone un appuntamento periodico e andando a coinvolgere realtà differenti a livello nazionale, così da poter testare soluzioni specifiche riferite a diverse tipologie di sito e di latitudine», ha concluso Ferraro.
Per ulteriori informazioni: https://comunifioriti.it/ ; info@asproflor.it.