Sono state assegnate le Spighe Verdi 2024 a 75 Comuni rurali italiani.

Rispetto alle 72 dello scorso anno: 6 sono i nuovi ingressi, 3 i Comuni non confermati.

Spighe Verdi è un programma nazionale della FEE – Foundation for Environmental Education, l’organizzazione che rilascia nel mondo il riconoscimento Bandiera Blu per le località costiere, pensato per guidare i Comuni rurali, passo dopo passo, a scegliere strategie di gestione del territorio in un percorso virtuoso che giovi all’ambiente e alla qualità della vita dell’intera comunità. Per portare i Comuni rurali alla graduale adozione dello schema Spighe Verdi, la fondazione FEE Italia ha condiviso con Confagricoltura un set di indicatori in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio e indirizzarle verso criteri di massima attenzione alla sostenibilità.

Nella fase di valutazione portata avanti dalla Commissione secondo un rigido schema procedurale, hanno dato il loro contributo diversi Enti istituzionali, tra i quali il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle foreste; il Ministero per il Turismo; il CNR; i Carabinieri e Confagricoltura.

Anche quest’anno Sanremo (come già lo scorso anno https://www.flornewsliguria.it/sanremo-ha-ricevuto-il-marchio-di-qualita-ambientale-spighe-verdi/7878/) ha ricevuto il prestigioso premio, insieme a Lavagna.

«Siamo orgogliosi – ha precisato il presidente ligure di Confagricoltura, Luca De Michelis – di essere protagonisti del programma di ‘Spighe Verdi’, insieme a FEE, per la valorizzazione dei territori, la cura del paesaggio e la promozione delle eccellenze enogastronomiche locali, incentivando anche il turismo esperienziale. Sono tutte azioni volte a sostenere lo sviluppo socioeconomico di luoghi ricchi di storia e di tradizioni, anche quelli meno conosciuti, ma con grandi potenzialità. E non possiamo che essere felici che tra i comuni premiati vi siano Sanremo e Lavagna».

Alcuni indicatori presi in considerazione sono stati:

  • la partecipazione pubblica;
  • l’educazione allo sviluppo sostenibile;
  • il corretto uso del suolo;
  • la presenza di produzioni agricole tipiche,
  • la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura;
  • la qualità dell’offerta turistica;
  • l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione;
  • la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata;
  • la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio e del paesaggio;
  • la cura dell’arredo urbano;
  • l’accessibilità per tutti senza limitazioni.

Spighe Verdi si basa sull’esperienza trentennale di FEE, presente in 81 Paesi, nella gestione del programma internazionale Bandiera Blu, un eco-label volontario assegnato alle località turistiche balneari.

«Anche per il 2024 cresce il numero dei Comuni che hanno ottenuto le Spighe Verdi, con 6 nuovi ingressi rispetto all’anno precedente – dichiara Claudio Mazza, presidente della fondazione FEE Italia – Da ormai nove anni, Spighe Verdi, che la FEE porta avanti in collaborazione con Confagricoltura, si pone l’obiettivo di valorizzare il patrimonio dei territori rurali e favorirne uno sviluppo sostenibile. I Comuni rurali – con la loro storia, le tradizioni enogastronomiche, il legame con la terra, le aziende locali, i prodotti tipici, i percorsi turistici, la cultura – rappresentano le radici più profonde dell’Italia, da tutelare e da accompagnare verso l’ormai necessaria transizione verde. Un plauso alle Amministrazioni che scelgono di intraprendere con noi questo percorso, ben sapendo che il cambiamento necessita di azioni costanti, mirate, coordinate, che interessano l’intero territorio e la sua gestione, con profonde sinergie tra il Comune e le realtà agricole. Spighe Verdi propone una serie di indicatori che vanno a modificare la visione globale della gestione locale, in chiave sostenibile e sistemica dove ogni pezzo deve necessariamente intersecarsi con gli altri: dall’economia locale al turismo, dalle infrastrutture alla mobilità, dall’enogastronomia alla cultura, dalla tutela del paesaggio all’agricoltura».

«L’agricoltura dimostra ancora una volta il suo ruolo centrale nello sviluppo dei comuni rurali e delle aree interne del Paese – ha sottolineato Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura Di anno in anno cresce la sensibilità e aumenta l’impegno concreto delle imprese agricole verso la sostenibilità, l’economia circolare, la valorizzazione dei prodotti tipici, l’accoglienza, ovvero i temi che caratterizzano il programma di FEE, al quale Confagricoltura collabora con convinzione fin dalla prima edizione. Continuiamo dunque a investire in questa direzione, coinvolgendo un numero sempre maggiore di Comuni che hanno nel settore primario il loro punto di forza e mirano a un modello di agricoltura sempre più virtuoso e innovativo».

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