E’ ufficiale: la scadenza per l’esonero contributivo 2020 per i lavoratori autonomi agricoli è stata posticipata al 31 luglio 2021.

La misura, di cui all’articolo 222, comma 2, del decreto legge numero 34 del 19 maggio 2020, convertito nella Legge 77 del 17 luglio 2020 e successivamente integrato, è destinata ai datori di lavoro delle imprese agricole, tra cui anche quelle florovivaistiche, al fine di superare le conseguenze economiche derivanti dall’emergenza epidemiologica da Covid-19.  Sono stati stanziati 478 milioni gli euro.

Ricordiamo che per accedere al contributo sono necessari i seguenti requisiti:

• essere iscritti alle relative gestioni speciali INPS alla data del 1 gennaio 2021;
• aver percepito del periodo di imposta 2019 un reddito complessivo non superiore a 50mila euro derivante dall’attività per cui sono iscritti alla gestione. Il reddito di riferimento è individuato nel reddito imponibile indicato nella dichiarazione presentata entro il termine di presentazione dell’istanza di esonero. Per coltivatori diretti mezzadri e coloni vanno compresi i redditi derivanti dalle attività connesse (art 2135 cc);
• devono aver subito nel 2020 rispetto al 2019 un calo di fatturato/corrispettivi di almeno il 33%;
• non devono essere titolari di contratti di lavoro subordinato, ad eccezione del lavoro intermittente senza indennità di chiamata;
• non devono essere titolari di pensione diretta m tranne l’assegno di invalidità;
• essere in regola con le restanti contribuzioni previdenziali e assistenziali obbligatorie.

Ai soggetti che hanno avviato l’attività nel 2020 non si applicano i primi due requisiti.

Per maggiori informazioni sulla procedura, e a chi è rivolta, è possibile consultare la circolare Inps 12 aprile 2021, n. 57.
Per assistenza nella presentazione delle domande è possibile rivolgersi alle Associazioni di Categoria o ai Patronati Agricoli.

La nostra redazione ha seguito passo passo l’evolversi della vicenda. Nel caso di nuovi aggiornamenti non mancheremo di avvertire i nostri lettori.