Una risposta naturale che ridurrebbe l’uso di fungicidi e battericidi di sintesi.

L’utilizzo di prodotti fitosanitari di sintesi per la lotta a patogeni e parassiti delle piante determina ricadute negative sull’ambiente, sulle piante non direttamente interessate, fino agli operatori. Numerosi sono gli studi che hanno dimostrato che alcuni estratti naturali possono essere utili nel trattamento dei parassiti, evitando o riducendo l’uso i prodotti di sintersi.

Apprendiamo da una ricerca svolta dal CeRSAA di Albenga, che in Germania un team di ricercatori ha reso noto che la linfa estratta dalle foglie della liquirizia ha un forte potere battericida e fungicida. Questo permetterebbe di utilizzare i vari estratti sia in agricoltura convenzionale sia biologica.

In particolare, i risultati dello studio dimostrano che l’estratto da foglie di liquirizia modula le risposte immunitarie delle piante ai patogeni, coinvolgendo sia l’acido salicilico sia l’etilene. L’estratto agisce anche contro particolari oomiceti che hanno mostrato resistenza nei confronti di specifici fungicidi (metalaxyl).

Normalmente la pianta viene utilizzata in ambito cosmetico, farmaceutico e nell’industria alimentare, che ne impiegano soprattutto il suo apparato radicale. 

L’utilizzo delle foglie aprirebbe quindi nuovi scenari anche in relazione al sostegno di economie locali e circolari. 

L’articolo completo, in lingua inglese, è disponibile qui: https://www.sciencedaily.com/releases/2023/02/230208125052.htm