Una festa della mamma più che positiva, per il commercio floricolo reciso, all’interno dei supermercati. In linea con l’anno scorso invece la filiera tradizionale, leggermente in calo per quanto riguarda il mercato italiano e problematica per le piante in vaso fiorite.

A parlare di “GDO” è il commerciante floricolo sanremese Silvio Bregliano “Devo dire che nei supermercati è andata benissimo e abbiamo fatto segnare nel periodo che precede la ricorrenza un 20% in più rispetto agli altri anni. C’è un problema però legato alla manodopera, che le agenzie interinali non riescono a rifornirci, né tanto meno l’ex collocamento, in particolare per il confezionamento dei bouquet. Rimediamo chiedendo al cliente di frazionare l’ordine in diversi giorni e prepariamo prima“. La ricorrenza traina le vendite entro la seconda domenica di maggio nella maggior parte dei clienti tradizionali dei produttori floricoli, comprese Svizzera, Germania, Olanda, Belgio, Spagna, paesi scandinavi. Ci sono anche eccezioni, come ad esempio in Francia che la festeggia l’ultima domenica di maggio.

L’andamento è stato similare per quanto riguarda l’estero – la valutazione di Gianfranco Croese, presidente di Florcoop Sanremocon un piccolo calo su Italia. Secondo noi, questo è legato anche al problema dei prezzi: il fiore costa. C’è stata una tendenza alla riduzione dei consumi. Ma stiamo parlando di lievi cali. Sull’estero invece la domanda ha tenuto bene, possiamo sostenere che si è mantenuta in linea. Parliamo in generale di ranuncoli, anemoni e di verde. La maggior parte della vendita è per l’estero. La produzione ligure è sempre la più importante in Italia. Dal fioraio, però, non si trovano soltanto fiori locali. Se il prodotto è caro, cercherà fiori che costano meno. La vera sfida, nei prossimi anni, sarà però il mantenimento della quantità, a fronte di una domanda invariata”.

Qualche rollio i più nell’albenganese per quanto riguarda il settore delle piante in vaso, dove il commerciante Ilario Della Valle commenta così il momento appena trascorso “Bene il reciso grazie anche a temperature fresche che hanno permesso di mantenere una buona qualità. Sulle piante invece si è lavorato un po’ meno e spero che nessuno fra chi ha tenuto prezzi alti e aumentato la quantità “si sia fatto male”, perché il mercato non ha cuore. Credo ci sia stata da parte di alcuni un’errata valutazione del momento: giardini e terrazzi erano stati già sistemati durante la pandemia. C’è poi chi ha finito per vendere sulle aste olandesi. Ma fra i costi di trasporto, diritti, carrelli, non cambia poi molto”.

Opinione condivisa da Lionella Pastor, titolare della storia azienda produttrice di piante ornamentali in vaso “Sapevamo che ci sarabbe stata una contrazione delle vendite in questa primavera 2023, ma per quel che riguarda le margherite le rimanenze sono state importanti, sia a causa della riduzione del potere d’acqusito delle famiglie, italiane ed all’estero, sia per problemi climatici, da noi la siccità ed all’estero il freddo. C’è anche un problema di saturazione del mercato di prodotti tradizionali, servono nuove specie e varietà, accattivanti ed innovative, che possano catturare consumatori e commercianti. Il mercato italiano è riuscito ad assorbire una parte dell’invenduto estero, parliamo di margherite e lavande soprattutto, ma la concorrenza con i prodotti provenienti dal Centro-Sud è spietata. I prezzi sono troppo concorrenziali rispetto ai nostri, nonostante le spese di trasporto siano aumentate per tutti.”

“Si sta verificando anche un problema di smaltimento del prodotto invenduto” conclude “come accaduto durante la pandemia, speriamo che il Comune di Albenga metta a disposizione politiche in grado di agevolare la situazione e non gravare di ulteriori costi i floricoltori ingauni”.

Secondo Coldiretti i fiori sono stati il regalo preferito dal 64% degli italiani (quasi 2 su 3), tra i regali più gettonati rose, azaleelilium, begonie e gerani.

La festa della Mamma nel resto del mondo.

Secondo la Society of American Florists (SAF), la Festa della Mamma rappresenta il 24% del fatturato florovivaistico annuo, classificandosi al quarto posto dopo San Valentino (28%). Sono soprattutto gli uomini ad acquistare fiori (77%) rispetto al 66% delle donne con una spesa media in costante crescita negli Stati Uniti.

Il sistema di aste olandesi-tedesche Veiling Rhein-Maas ha riferito di aver avuto una settimana della Festa della mamma nel 2023 di successo soprattutto per i fiori recisi, paragonabile all’annata 2022. I clienti sono rimasti soddisfatti della quantità offerta: più di 52.000 unità solo all’asta, e hanno elogiato sia l’ampia e bella gamma che la rapida consegna logistica dei prodotti. Anche i prezzi si sono mantenuti stabili rispetto al 2022 (nonostante l’aumento dei costi di trasporto, energia e coltivazione). I fiori recisi più popolari e venduti sono stati: rose, eustoma, bouquet misti e peonie, nonostante il clima non abbia influito positivamente, mantenendosi persistentemente fresco e con poche ore di luce. Nelle piante in vaso sono state privilegiate piante a “bassa richiesta energetica” mentre begonie, kalanchoe, campanula e phalaenopsis, più energivore, hanno subito dei cali di vendite a causa degli alti costi di produzione. Da parte dei fornitori permane comunque incertezza sull’andamento previsto della stagione, a causa degli effetti dell’attuale situazione politica, macroeconomica nonché sull’aumento dei costi.

Secondo Royal FloraHolland, il clima relativamente freddo nei Paesi Bassi ha causato un leggero ritardo nella produzione del prodotto interno, con conseguenti numeri inferiori alle aspettattive sulle aste ad orologio. Anche in Kenya, storico paese fornitore del mercato florovivaistico olandese, il clima sfavorevole ha diminuito la disponibilità di rose. Si spera che il clima possa migliorare nelle prossime settimane e far ripartire il settore, soprattutto per spingere il prodotto da esterno usato per il rinnovo dei giardini.

Articolo di Andrea Fassione e Claudia Murachelli


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