Si è svolto il 28 settembre presso la Sala Gallinaro della Coop. L’Ortofrutticola di Albenga l’incontro conclusivo del progetto Filiera 4.0, durante il quale i partners Liguria Digitale, il CeRSAA e L’Ortofrutticola hanno presentato i risultati raggiunti.
L’iniziativa ha lavorato per introdurre innovazioni utili ad accrescere il valore della filiera delle piante aromatiche in vaso in termini di sostenibilità ambientale, sicurezza alimentare e tracciabilità, come richiesto dai mercati e dai consumatori.
I lavori sono stati aperti dalla padrona di casa, La Cooperativa L’Ortofrutticola, partner strategico per il progetto che ha garantito il necessario raccordo con le esigenze dei produttori del territorio ingauno.
“Un risultato che rinsalda la sinergia tra istituzioni, associazioni e produttori – spiega il vice presidente con delega all’Agricoltura Alessandro Piana – dà il via a nuove possibilità e si inserisce anche in un quadro più ampio di valorizzazione tramite il PSR attuale e la prossima programmazione. A fianco delle tradizionali misure agroambientali, infatti, saranno attivate alcune misure analoghe, che sosterranno investimenti a finalità ambientali e per l’innovazione. Ringrazio pertanto i miei Uffici, Liguria Digitale, il CeRSAA e La Cooperativa L’Ortofrutticola di Albenga per i risultati conseguiti che sapranno à essere di impulso anche in altri settori dell’agroalimentare ligure”.
Il progetto ha permesso, tra l’altro, la realizzazione del brand “Aroma di Riviera” e la sperimentazione di 3 innovazioni illustrate durante l’incontro.
La prima è stata spiegata da Paola Santini e Andrea Calcagno di Liguria Digitale, ente capofila del progetto, “il sistema digitale di tracciabilità di filiera sviluppato per le aziende agricole-pilota che hanno aderito al progetto. Uno strumento di comunicazione attraverso il quale le aziende possono creare QR Code riferito a una singola partita di merce e apporlo sul vaso o sull’etichetta della pianta aromatica. In questo modo, procedendo alla scansione del QR code il consumatore può accedere a tutte le informazioni relative al prodotto: origine, processo produttivo e azienda produttrice”.
Giovanni Minuto, Direttore del CeRSAA ha illustrato la seconda innovazione, mirata alla riduzione dell’utilizzo della plastica “l’obiettivo della riduzione delle plastiche è raggiungibile anche in agricoltura: nel caso del progetto Filiera 4.0 abbiamo puntato molto sulla sostituzione dei vasi in polipropilene con vasi compostabili e biodegradabili. Il risultato tecnicamente è stato raggiunto: occorre lavorare per fare in modo che il costo di questi vasi innovativi sia confrontabile con quello dei vasi realizzati in plastica di sintesi”.
Sempre il direttore del CeRSAA ha aggiunto illustrando la terza innovazione, ovvero la riduzione dell’utilizzo di fitofarmaci, che “Il consumatore chiede sempre più prodotti sicuri dal punto di vista dell’igiene alimentare e per questo siamo molto sereni per quanto riguarda la qualità: il progetto Filiera 4.0 ha prestato attenzione massima ai residui dei prodotti fitosanitari ed i risultati ci consentono di affermare che è possibile ridurre fino al 75% e in taluni casi del 100% i prodotti fitosanitari nelle piante prodotte nella piana di Albenga“.
Il progetto produttori e a tutti gli operatori della filiera delle piante aromatiche, andando incontro alle esigenze e richieste dei consumatori e del mercato. Questo evento conclusivo ha avuto come protagonisti le principali associazioni di categoria, i produttori e i rappresentanti delle aziende locali che si occupano di commercio dei prodotti del florovivaismo.