A novembre è tradizione per la floricoltura presentare nei Paesi Bassi la propria offerta. Flornews ha accompagnato il Distretto Florovivaistico della Liguria e le aziende liguri presenti in fiera.
Un’altra riuscita missione al Greater Amsterdam Arena per la delegazione ligure, coordinata dal Distretto Florovivaistico della Liguria.
Il punto di vista delle aziende e realtà liguri è ottimamente descritto dal video di Davide Avena: positività sul gradimento dei prodotti liguri, apprezzamento per la provenienza italiana dei prodotti, buona reputazione del settore e delle aziende. Giusto però riportare qui anche alcune impressioni, assolutamente personali, registrate durante questi giorni di fiere.
Quest’anno particolarmente discusso tra le aziende in fiera le come presentare al meglio la propria sostenibilità. Dopo un caso di cronaca molto discusso in Francia sull’impatto degli agrofarmaci su lavoratori e familiari, la sostenibilità della produzione floricola è fortemente discussa, assieme al tema evergreen dell’impatto in CO2 (che non riguarda specificamente l’industria floricola, ma che comunque la include). Probabilmente (ma questa è una mia ipotesi) valorizzare meglio la capacità dei floricoltori liguri di lavorare in serre non riscaldate e di poter portare prodotto fresco d’inverno nei mercati europei senza usare il trasporto aereo potrebbe essere un atout comunicativo da usare per le nostre produzioni.
Rimangono inoltre al centro del confronto commerciale quali strategie usare per coinvolgere le generazioni più giovani, un terreno nuovo con valori e gusti tutti nuovi e da scoprire, su cui finora si è lavorato poco, ma che sta diventando sempre di più importante nell’ambito del mercato potenziale.
Oltre a IFTF Vijfhuizen, dedicata agli operatori internazionali, si è svolta dal 5 al 7 novembre anche Aalsmeer Trade Fair, mostra aperta a soci e fornitori di Royal FloraHolland. Nonostante le notizie di fusioni di aste del gruppo, non si è respirata un’aria di particolare crisi tra gli operatori.
Qualche operatore timidamente ha commentato la vittoria di Trump negli Stati Uniti augurandosi che non dia seguito alla sua prospettata politica di dazi sui prodotti importati negli Stati Uniti. In passato, diverse amministrazioni americane hanno minacciato o utilizzato dazi su fronde e fiori, oltre che misure doganali dall’effetto protezionistico. Vedremo. Per ora incrociamo le dita.