Durante il convegno organizzato da Spediporto sulla Green Logistic Valley della valpolcevera durante la Genoa Shipping Week, è stata presentata l’anteprima di l’innovativo progetto di coltura di basilico aeroponica della Fattoria di Pol.

Paolo Gazzotti della Fattoria di Pol, titolare della prima coltura di questo tipo in Liguria, ha infatti presentato un innovativo progetto: la coltura protetta fuori suolo in serra in aeroponico di basilico. La pianta simbolo della genovesità e della tradizione verrà quindi coltivata in un innovativo impianto produttivo, al centro della Val Polcevera.

Non solo innovazione tecnologica, ma soprattutto sostenibilità. Ambientale, perchè questa coltura razionalizza al massimo i fattori produttivi (acqua, fitofarmaci, fertilizzanti, etc), aumenta notevolmente resa a metro quadro e annulla le emissioni negative. Sociale, perchè l’attività verrà realizzata coinvolgendo importanti realtà sociali del territorio. Economica, perchè ci sono importanti riscontri possibili per un prodotto di altissima qualità, ad alta resa, in filiera corta.

Per avviare questo tipo di attività serve ovviamente un forte impegno in capitali finanziari e umani, una visione di lungo periodo ed elevate capacità tecniche e gestionali: a sfida produttiva sicuramente non sarà semplice. Le potenzialità ci sono, e i soggetti al momento coinvolti sono molto convinti del progetto.

La Green Logistic Valley è un’idea di sviluppo della Valpolcevera sociale, economico e ambientale. Nel convegno sono intervenuti il DG Spediporto Giampaolo Botta, il presidente di Spediporto Andrea Giacchero, Jacopo Riccardi di Regione Liguria, l’assessore genovese Mario Mascia e l’innovation manager Cristina Biasizzo, nonchè l’entusiasta sostenitore della Fattoria Roberto Dafarra, spedizioniere della Dafarra e Saves srl..

Nei prossimi anni numerose infrastrutture sono già in via di realizzazione (Diga, Nodo Ferroviario, Terzo Valico, nuovi collegamenti interni al porto, l’hub BlueMed) e forniranno numerose occasioni di sviluppo per la Val Polcevera. Le potenzialità che le ricadute non siano esclusivamente collegate alla logistica e alla portualità genovese, ma possono fornire opportunità reali anche al resto dell’economia ligure, che ora ha la responsabilità di valutare questi sbocchi.

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