Giovedì 27 maggio alle ore 11 si terrà l’evento di lancio del Progetto INSULI  “Innovazione delle succulente in Liguria” (leggi qui il nostro articolo di presentazione: In Partenza il Progetto INSULI) , realizzato nell’ambito della Misura 16.01 del programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 ed incentrato sulla tematica del miglioramento ed introduzione di nuove varietà di piante succulente.

Sarà possibile seguire l’evento sia online che in presenza presso la sede dell’Istituto, in via Carducci n°12, Sanremo (Im), previa iscrizione tramite richiesta da inoltrare via email a segreteria.generale@regflor.it.

Il progetto INSULI nasce dall’attività che ormai da quasi un decennio l’Istituto Regionale per la Floricoltura (IRF) di Sanremo sta svolgendo a supporto di un comparto della nostra floricoltura, le cosiddette “piante grasse”, molto attivo sul nostro territorio. La forza trainante del settore risiede nella capacità di innovazione e le nostre aziende, seppure per lo più di dimensioni ridotte, possiedono un patrimonio inestimabile di specie e varietà di piante grasse, aspetto che le contraddistingue dall’approccio di gestione monocolturale del Nord- Europa.

INSULI si propone di realizzare una piattaforma di servizi a sostegno della ricerca, della sperimentazione e dello sviluppo nel campo delle piante succulente e su una base collaborativa, con la partecipazione attiva di soggetti pubblici e privati, dando vita ad un insieme integrato di attività rivolte:

– all’informazione e formazione degli operatori della filiera,
– all’acquisizione di conoscenze e competenze nel campo della gestione fitopatologica ed agronomica e della propagazione in vitro per la diffusione di nuovi prodotti che supportino le nostre aziende nel mantenimento di un posizionamento sostenibile nei mercati  a cui si rivolgono,
– all’ampliamento la rete commerciale del settore attraverso l’integrazione del comparto commerciale del vaso e del reciso.

“La piattaforma- sottolinea  Margherita Beruto, Direttore dell’IRF –  vuole essere un raccordo tra i diversi attori (imprese, ente di ricerca, operatori commerciali) che operano su scala regionale nello specifico ambito delle piante grasse e attorno ad una visione strategica comune per l’ottenimento di risultati a medio/breve termine che diano impatti sul mercato. Tale visione di sistema ha l’obiettivo non solo di supportare le aziende ad oggi operanti nel settore ma anche di favorire la crescita e l’individuazione di competenze e risorse professionali qualificate  per  sbocchi professionali nel settore di riferimento. Favorire la creazione di nuove aziende, potrebbe, altresì, incentivare l’utilizzo di terreni marginali  che, grazie al processo di  aggregazione ed integrazione che INSULI vuole promuovere,  risulta sostenibile”.

“La Regione – spiega il Vice presidente e Assessore regionale all’Agricoltura e Marketing Territoriale Alessandro Piana, che interverrà  all’evento – ha sempre valorizzato la biodiversità che contraddistingue la Liguria. Ora, l’attenzione al  Progetto INSULI, realizzato nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 con la misura 16.01, rappresenta un ulteriore importante tassello su un comparto specifico, che vanta una tradizione secolare nel Ponente ligure. Basti pensare che la produzione ligure è leader a livello nazionale ed europeo, subito dopo l’Olanda, ed eccelle per la caratterizzazione su molte specie, come quelle di nicchia. Per questo seguiremo l’evolversi del piano nella tornata corrente (con durata di 18 mesi) e il lavoro dei diversi partner, che abbiamo sostenuto fin dall’inizio. Nel dettaglio INSULI, con capofila l’Istituto Regionale per la Floricoltura, è stato finanziato per un importo di oltre 99 mila euro. Per un quadro generale sull’attuazione della misura 16.01 occorre ad esempio ricordare che sono stati emanati due bandi per la seconda fase: sul versante agricolo sono stati approvati e finanziati progetti (compreso INSULI) per un importo complessivo di 1.400.000 euro, mentre il bando per il comparto forestale, per semplificare molto, ha una disponibilità di 499 mila euro”.

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