Dal 15 al 18 agosto 2024 Bruxelles si è colorata di fiori. Ogni due anni si tiene infatti la manifestazione del Flower Carpet, una grande installazione florale nel centro della città belga.

Per l’edizione 2024 sono stati utilizzati 650.000 dalie, più dell’80% (1.300 m2) del gigantesco tappeto floreale da 1.600 m2. Dalie a KM0, coltivate in Belgio, che saranno protagoniste anche della parata floreale di Loenhout, i cui carri, ricoperti di fiori, sfileranno l’8 settembre 2024 per la 72a edizione.
In tutto, tra le due manifestazioni, saranno utilizzate circa 4 milioni dalie.

Mentre il Flower Carpet del 2022 ha simboleggiato un ritorno alle origini, reinventando i motivi degli Arabesques, il motivo del 2024 è stata una vera rottura con la tradizione su più livelli, tra le quali la scelta dei fiori da utilizzare. Storicamente, il tappeto floreale della Grand Place era composto, infatti, principalmente da begonie che, però rispetto alle dalie, sono meno resistenti al caldo.

Per gli organizzatori, il cambio di fiore è stata l’occasione ideale per ringiovanire l’immagine del tappeto, proponendo un design che si discostasse dai codici consueti delle edizioni precedenti, al fine di attirare un nuovo pubblico.

Finora il motivo del tappeto floreale è stato legato a un evento culturale, al paese ospite d’onore o a un anniversario. Ma quest’anno “Rhizome“, questo il nome scelto dall’artista, è stato progettato appositamente e unicamente per il Flower Carpet: un cenno a Bruxelles e all’Art Nouveau, nonché un omaggio alla Street Art, alla gioventù e al Surrealismo.

L’autore è Océane Cornille, un’artista di strada di Liegi che, dopo aver studiato disegno grafico all‘École Supérieure des Arts de Saint-Luc, ha adottato lo pseudonimo di “Whoups” e ha scelto di usare i movimenti delle piante come metafora dei soggetti umani.

«Nel mio approccio artistico, traggo ispirazione dal concetto di rizoma vegetale per esprimere la complessità e l’interconnessione di Bruxelles. Le linee nel mio lavoro rappresentano il rizoma delle piante, ma sono anche una metafora del rizoma urbano, dove i quartieri convergono e divergono in una rete complessa e dinamica. Come le radici di una pianta, queste linee si intersecano e si sovrappongono, creando una rete densa e organica che riflette la diversità e la vitalità di Bruxelles.» spiega Océane Cornille.

L’evento infatti non riguarda solo i fiori ma, tramite il lavoro di tanti volontari che fanno squadra per la realizzazione artistica, favorisce lo spirito comunitario e la collaborazione.

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