Flornews Liguria vi aveva già portato alla scoperta del progetto Insuli, un’iniziativa finanziata tramite il Psr di Regione Liguria e che interessa il mondo delle piante succulente.
Nel Ponente ligure queste piante hanno una tradizione secolare e sono di fatto un settore importantissimo per l’economia del territorio. Per questo il progetto riunisce in una stretta collaborazione enti pubblici e soggetti privati. Tra i partner anche l’azienda AG Sanremo, specializzata in piante grasse, che avevamo coinvolto in una prima intervista datata 26 ottobre 2021.
In quell’occasione Anna Asseretto ci aveva introdotto uno degli obietti del progetto Insuli, ossia il possibile utilizzo di piante succulente, in particolare le echeverie, come pianta recisa da utilizzare nelle composizioni invece dei fiori.
Oggi andiamo ad analizzare i risultati dei test di laboratorio insieme a Serena Viglione dell’Irf, l’Istituto Regionale per la Floricoltura, capofila del progetto.
“I risultati sono incoraggianti. Abbiamo simulato tre possibili situazioni. La prima corrisponde alla conservazione del prodotto reciso in celle frigo; la seconda simula una condizione di temperatura e luce ambientale, paragonabile a una composizione all’interno di una chiesa ad esempio; la terza e ultima situazione simula la conservazione al buio e a temperatura ambiente,” spiega Viglione.
Nei primi due casi è possibile notare come la pianta recisa può tranquillamente essere conservata e utilizzata per oltre 20 giorni, permettendo anche al fiorista di riutilizzare il prodotto più di una volta. “Nel terzo caso (al buio con temperatura ambiente), come ci si aspettava, dopo una settimana il prodotto comincia a perdere colorazione e a rovinarsi,” conclude Viglione.
Alessandro Lanteri del DFL (Distretto Florovivaistico della Liguria), partner del progetto, aggiunge: “A seguito degli ottimi riscontri, è stato realizzato un prototipo di commercializzazione da sottoporre ai coltivatori, ai fioristi e commercianti per riceve un feedback. Questo progetto ha tutte le potenzialità per aprire un nuovo tipo di mercato legato al mondo delle succulente, diversificando così la produzione.”
Le video interviste nel filmato a inizio articolo.