E’ disponibile online il volume Le aziende agricole in Italia – Risultati economici e produttivi, caratteristiche strutturali, sociali ed ambientali che contiene un’analisi sistematica dei principali risultati che emergono dalle informazioni raccolte presso le aziende agricole che hanno partecipato all’indagine RICA nel periodo 2014-2017.
Per la prima volta vengono proposte in una sola pubblicazione le analisi sviluppate a livello nazionale, regionale e provinciale, da coloro che fanno parte della complessa macchina organizzativa e che conoscono in maniera approfondita le metodologie di rilevazione. L’intento è quello di fornire un ampio quadro informativo sullo stato e sull’evoluzione delle aziende agricole, in maniera dettagliata e complementare rispetto alle fonti statistiche già disponibili.
I dati relativi alle aziende liguri sono disponibili a pagina 71, dai quali emerge che la nostra regione, riguardo la produttività della superficie coltivata, ha perso il 2,5% rispetto al triennio precedente, facendo registrare 12.450 euro per ettaro.
Ma per quel che riguarda il Valore aggiunto netto (VAN) per unità di lavoro, è proprio la Liguria ad avere il valore maggiore (7.386 euro/ha; -6,9%), sebbene in un contesto di forte diminuzione legata alle condizioni climatiche che hanno comportato la riduzione delle produzioni. Seguono il Trentino (5.732 euro/ha) e l’Alto Adige (5.533 euro/ha), entrambe con valori in aumento (+3,3% e +5,3% rispettivamente).
Sempre Trentino e Liguria si giocano il podio della redditività della terra: 5.747 euro/ha +40,2% rispetto al triennio precedente del primo, 5.116 euro/ha -14,7% per la nostra regione.
Inoltre, data la specializzazione floricola intensiva, la Liguria presenta i valori più elevati d’impiego di concimi sia in termini di azoto che di fosforo, seguono Lombardia e Trentino.
Secondo i dati raccolti, le nostre produzioni di fiori recisi, piante in vaso, fronde fiorite, verdi e con frutto, di ortaggi, costituiscono il 73% della Produzione Lorda Vendibile (PLV) regionale. Ma i ricavi medi aziendali dell’anno 2017 sono diminuiti del -7,6% (55.323 euro) rispetto al triennio precedente. Ad influire sul bilancio economico delle aziende incide in modo significativo:
- l’aumento dei costi di produzione dovuti ai rincari degli affitti,
- l’aumento dei costi della manodopera e dei servizi di terzi,
cresciuti anche a causa delle cattive condizioni climatiche registrate in quel periodo.
Anche la Produzione Lorda Vendibile è calata rispetto al triennio precedente dell’8% (54.513 euro).
Il costo del lavoro è emerso in aumento del 7,6%, così come il ricorso all’affitto passivo dei terreni e delle attrezzature (+16,4%), i costi per sementi e piantine (+3,7%) e gli altri costi diretti (+2,5%).
Gli indicatori relativi alla produttività e alla redditività del lavoro e della terra per ettaro di SAU evidenziano che un lavoratore a tempo pieno produce circa 39 mila euro di PLV, che diventano 22.946 mila euro di valore aggiunto e 15.891 mila euro circa di reddito netto che registra una variazione negativa rispetto al triennio precedente del 13%.
Sia per questo, al fine di contenere i costi, sia per ragioni storiche, la manodopera aziendale ligure è rappresentata prevalentemente da membri della famiglia, in media pari a 1,1 unità di lavoro annuale e dagli avventizi pari a 0,23 unità di lavoro annuale, importanti soprattutto nella fase del lavoro stagionale. Le due componenti hanno di fatto azzerato la presenza di manodopera salariata (-92% rispetto al 2016).