Firmata dal presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, in qualità di commissario delegato per fronteggiare l’emergenza, l’ordinanza che ammette 208 imprese liguri a richiedere fino a 20 mila euro di ristori, per una dotazione complessiva di oltre 2,8 milioni di euro, come risarcimento dei danni subiti in conseguenza degli eccezionali eventi metereologici verificatisi nei giorni 2 e 3 ottobre 2020.
“La Protezione civile si è mossa nei tempi giusti per ottenere queste prime risorse inserite nel riconoscimento dello stato di emergenza – spiegano il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e l’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone – Questi anticipi fanno riferimento alla fase 1 per quanto riguarda le attività produttive e arrivano dopo la ricognizione degli aventi titolo, effettuate con le Camere di commercio, e la validazione del Commissario. Una notizia importante per i territori colpiti, che a questo punto restano in attesa dei ristori per i danni al patrimonio pubblico e la messa in sicurezza, ai privati e ulteriori risorse per le attività produttive”.
“Grazie a questa misura, una prima parte delle attività economiche e produttive che avevano a suo tempo attestato l’entità dei danni attraverso la compilazione del modello AE, riceveranno fino a 20 mila euro di rimborso – sottolinea l’assessore allo Sviluppo economico Andrea Benveduti – Un’ottima notizia, specie per le province di Savona e Imperia che contano la quasi totalità delle imprese ammesse a ristoro, con una notevole concentrazione sul ventimigliese, che ripaga almeno in parte il territorio per i grandi sacrifici compiuti. Lavoreremo, con i nostri qualificati tecnici e i nostri rappresentanti istituzionali a Roma, per aumentare la dotazione del fondo, consentendo così di incrementare i contributi per le imprese già ammesse a finanziamento”.
Si ricorda che, in conseguenza di tali eventi calamitosi, era stata dichiarato lo Stato di Emergenza nazionale per il territorio della Provincia di Imperia e per i Comuni di Albenga (SV), Casarza Ligure (GE), Maissana e Varese Ligure (SP). I beneficiari, per ottenere i contributi spettanti, dovranno comunicare alla Camera di Commercio le spese sostenute e gli interventi effettuati, tramite apposita modulistica.