Si sono appena conclusi i quattro giorni dei FlowerTrials. Il grande porte aperte per aziende di produzioni di piante in vaso che è andato in scena dal 14 al 17 giugno tra Olanda e Germania: 61 le aziende partecipanti sparse per le regioni olandesi Westland e Aalsmeer, e la regione Rhineland Westfalen in Germania.
Il FlowerTrials torna in presenza dopo la cancellazione dell’edizione 2020 per il Covid e l’edizione digitale dello scorso anno. Si tratta di uno degli appuntamenti più importanti a livello internazionale per il settore.
Luca De Michelis, presidente del DFL (Distretto Florovivaistico della Liguria) e produttore ingauno, ha partecipato all’evento.
“Come in Italia anche nei paesi del nord Europa stanno assistendo a una contrazione delle vendite rispetto agli anni scorsi. Durante i due anni di lockdown le persone avevano più tempo da dedicare alla casa, abbellendola con fiori e piante, più voglia di curare il giardino. Oggi, che la situazione pandemica è sicuramente migliorata, le persone hanno invece più voglia di uscire. Si è quindi speso meno per l’acquisto di fiori e piante,” spiega De Michelis.
“Si tratta di un trend generale – aggiunge – che sta influenza il mercato. Inoltre, anche in Olanda e Germania, i costi di produzione e dell’energia sono aumentanti andando a influenzare l’intera filiera.”
“Tuttavia, in questi anni di lockdown gli ibridatori hanno lavorato molto e nel giro di uno o due anni vedremo nuove varietà sul mercato, dando una smossa e un importante contributo al comparto. Il lavoro e le ricerche svolte vanno verso piante più resistenti, a malattie e temperature; varietà più attente al nuovo green deal, ma che allo stesso tempo andranno incontro alle richieste dei consumatori finali con nuovi colori e forme,” conclude De Michelis.
Il rispetto del nuovo green deal e una produzione sempre più attenta all’ecosostenibilità sono alcuni dei temi principali che si stanno affrontando anche nella piana di Albenga. In particolare il CeRSAA, Centro di Sperimentazione ed Assistenza Agricola, sta portando avanti il progetto SmartAroma che prevede la messa a punto di una strategia di agricoltura di precisione che prenda in considerazione e sviluppi i fattori di successo principali delle produzioni in vaso di piante aromatiche e officinali: produttività, qualità, sostenibilità e tracciabilità.
I fondi sono messi a disposizione da Regione Liguria, attraverso la misura 16.01 “Aiuti per la costituzione e l’operatività dei gruppi operativi del PEI” del PSR 2014-2020.