Le metodiche di analisi del profilo microbiologico del pesto diventano di grande attualità: grazie alla collaborazione fra la Facoltà di Biologia dell’Università di Genova, l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure (ARPAL) ed il Centro di Sperimentazione e Assistenza Agricola (CeRSAA) è stata avviata una tesi di laurea sul pesto e sulle relative analisi microbiologiche, che intende ricostruire l’intero ciclo di vita del pesto, dal seme di basilico all’analisi di laboratorio.
Denise Campioli, laureanda presso la Facoltà di Biologia dell’Università di Genova, presenterà una tesi di laurea sul pesto, tracciandone il percorso a partire dal seme di basilico fino alle analisi di laboratorio sul prodotto finale.
Nel periodo di ricerca legato alla tesi, Campioli ha trascorso un periodo presso il CeRSAA di Albenga per effettuare analisi sulla pianta di basilico, con riguardo ai parametri essenziali per rientrare nel marchio DOP.
Il basilico risente molto dell’ambiente di coltivazione ed è stato dimostrato che il profilo degli olii essenziali contenuti nelle piante coltivate in Liguria sul versante a mare – ad esempio nella zona di Genova Prà – assume caratteristiche molto interessanti che lo differenziano da qualunque altro tipo di basilico coltivato in altre zone di Italia o del mondo. Ecco perché il riconoscimento della DOP “Basilico Genovese” premia un prodotto con caratteristiche particolari e uniche legate al territorio, come il profumo e la tenerezza.