Il basilico, Ocymum basilicum, è una pianta aromatica appartenente alla famiglia delle Labiate. Originario dell’India e dell’Asia tropicale, è giunto in Italia in epoca romana ma il suo uso a scopo alimentare risale soltanto al XVIII secolo.

L’etimologia del nome è incerta, secondo alcune fonti deriva dal dal latino medievale basilicum, con origine dal greco basilikon (phyton) (“pianta regale, maestosa”), da basileus “re”; secondo altre deriva dall’antico indiano.

Da sempre considerata una pianta dalle grandi proprietà curative, spesso associate a virtù “magiche”, il basilico è alla base di molte antiche medicine tradizionali a base di erbe della tradizione ayurvedica, nell’antico Egitto veniva utilizzata nel processo di mummificazione, il famoso naturalista romano Plinio ne descrisse le proprietà rafforzative ad afrodisiache, non a caso in Portogallo, ad esempio, le piante di basilico vengono tutt’ora donate all’amante o alla persona amata.
Dai Galli e fino al medioevo, il basilico era usato, insieme ad altre 16 erbe, per la produzione della cosiddetta acqua vulneraria, usata in applicazione esterna per curare le ferite.

A partire dal XIX secolo la coltivazione si sviluppa nella fervente area agricola di Genova, grazie al clima ideale. Di varietà di basilico ne esistono moltissime: dal basilico rosso, a quello al sentore di menta e limone, ne sono state classificate oltre 60, ma l’autentico Basilico Genovese, riconosciuto nel 2006 con la DOP, è caratterizzato dall’assoluta assenza di sentore di menta, da un profumo molto intenso e gradevole, nonché da una colorazione delle foglie particolarmente tenue. 

Il consorzio di Tutela del Basilico Genovese DOP

Il Basilico Genovese DOP è tutelato dall’omonimo Consorzio di Tutela, istituito dal Ministero delle politiche agricole e forestali nel 2008, e dal Disciplinare di produzione – su cui lo stesso vigila – che prevede:

  • la delimitazione del territorio di produzione: delimitata al solo versante tirrenico della Regione Liguria con delimitazione nello spartiacque. Le produzioni sono realizzabili tutto l’anno.
  • l’uso della sola tecnica tradizionale
  • la chiara identificazione del prodotto e dell’azienda di produzione sulla confezione.

Questo tipo di tutela riguarda il basilico fresco, venduto a mazzetti e quello raccolto per successive lavorazioni, tra cui ovviamente la produzione di Pesto, ma non può riguardare per disciplinare le piantine in vaso. Sul sito dedicato alla DOP del Basilico è possibile trovare i produttori tramite l’applicazione: Trova Produttori https://www.basilicogenovese.it/informazioni-utili/trova-i-produttori/

La ricerca scientifica sul basilico è fervente in tutto il mondo ma in Liguria è sempre attiva, grazie al costante apporto dato dal CeRSAA e dai molti coltivatori/ibridatori dislocati sul territorio. Grazie al servizio di certificazione Made in Quality, il CeRSAA di Albenga è stato riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo (ora MASAF – Ministero per l’Agricoltura e la Sovranità Alimentare) come ente di controllo per la DOP Basilico Genovese.

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