Asparagi, ma non solo ai fornelli e sulla tavola. Quello che conosciamo generalmente come asparago, sia esso selvatico o coltivato, del quale mangiamo i germogli dal sapore distintivo, non è l’unico rappresentante di una grande famiglia, quella delle Asparagaceae, di cui fanno parte diverse specie che arrivano dall’Europa, ma anche dall’Asia e dall’Africa.

L’Asparagus Myriocladus è una pianta sudafricana che ha trovato una seconda casa nel ponente ligure dove, con altre fronde verdi appartenenti alla famiglia dalle Asparagaceae, ha suscitato l’interesse del settore florovivaistico. Complice il clima mediterraneo e i pochi problemi colturali, è tra le specie più utilizzate per le fronde verdi e compare spesso in bouquet e composizioni con il suo fogliame molto decorativo, connotandoli con il suo aspetto leggero.

Si presenta con piccole foglie aghiformi riconoscibili che, seppure rappresentino un aspetto quotato per arricchire e abbellire mazzi di fiori, sono anche molto delicate. Per questo motivo, pur amando la luce, dovrebbe evitare il sole diretto: del resto in Sud Africa cresce spontaneamente nelle zone boscose. Come lui, esistono anche altre specie ornamentali di Asparagus diffuse in Luguria come fronda verde recisa, per esempio l’Asparagus Plumosus, Sprengeri, Meyeri, Falcatus…

Il Myriocladus non si usa solo come fronda, anzi è coltivabile anche in vaso: può diventare una graziosa ed elegante pianta d’appartamento facile da mantenere e che, con le sue dimensioni, si presta bene per interni. Sembra inoltre che a questo Asparagus siano attribuite la capacità di purificare l’aria e mantenere l’umidità degli ambienti, e che si tratti di una pianta capace di favorire il rilassamento, migliorando la qualità del sonno.

Nella recente campagna social “Colori e profumi di Liguria – Fiori di Sanremo dal 1860” lanciata dal Distretto Florovivaistico della Liguria per rendere note alcune tra le eccellenze della Riviera di Ponente c’era anche lui, l’Asparagus Myriocladus. Una Riviera di non soli fiori: oltre ai famosissimi ranuncoli, anemoni, mimosa e papaveri, spiccano anche piante grasse e fronde verdi, tra le quali incontriamo l’Eucaliptus e proprio il Myriocladus, a testimonianza del vivace interesse commerciale per la pianta che si riscontra in questa zona geografica.

Come i video della campagna hanno di gran lunga superato i confini italiani, arrivando a un pubblico internazionale, così il mercato del Myriocladus abbraccia tanti paesi stranieri che spesso rappresentano gli interlocutori privilegiati per questa fronda verde, un unicum di eccellenza nella produzione dell’estremo ponente ligure.

Articolo di Alessandra Chiappori.

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