Il progetto Insuli dedicato alle piante succulente è giunto al termine ma lascia un’eredità di ricerca e dati molto interessanti, presentati oggi nell’evento di chiusura, svoltosi all’ IRF – Istituto Regionale per la Floricoltura , ente capofila. Presenti anche i titolari delle due aziende partners: AG Sanremo e Clemenplant, nonché il Distretto Florovivaistico della Liguria.
Le piante grasse ottime da utilizzarsi come prodotto reciso per composizioni e bouquet, ma non solo, ricerca su nuove varietà per migliorare la coltivazione. Il Distretto Florovivaistico ha coordinato le attività di comunicazione e di ricerca sulle scatole per spedizione del prodotto reciso.
“Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti dal progetto” annuncia Alessandro Lanteri, direttore del Distretto “le piante grasse e succulente sono un prodotto che ha grandi potenzialità e questo progetto l’ha dimostrato apertamente ancora una volta. Speriamo che coltivatori, commercianti e fioristi ne raccolgano l’eredità. Noi come Distretto continueremo a lavorare sulla promozione che, come Euroflora ci ha dimostrato, premia il prodotto ligure in Italia e nel mondo.”
“Le piante succulente posso offrire un valido incremento stagionale/produttivo anche per i coltivatori di ranuncoli, anemoni e papaveri” commenta Gianluca Boeri, presidente dell’IRF “possono permettere ai produttori che concentrano la produzione nel periodo invernale, di allargare il periodo produttivo a tutto l’anno per una interessante integrazione di reddito e di diversificazione della produzione”.
“In composizione le piante succulente recise arrivano a resistere anche un mese” conferma Serena Viglione, tecnico di laboratorio dell’IRF “questo permette ai fioristi di utilizzarle per molti usi, sono versatili e conservate in frigo a 6gradi, secondo le nostre prove, arrivano a resistere anche 2/3 mesi. Stiamo stilando anche un decalogo per la coltivazione, presto sarà disponibile sul sito dell’IRF”.
Il progetto è stato finanziato grazie al PSR Liguria 2014-2020.