L’autunno si è avviato con numerose incertezze per il comparto delle piante in vaso di Albenga, ne abbiamo parlato con alcuni produttori ed addetti ai lavori.
“Settembre è stato un mese di blocco” afferma Lionella Pastor, co-titolare della storica azienda “questo dovuto a più fattori: sia alla difficoltà di avere prodotto pronto e vendibile a causa delle alte temperature e della siccità che si è trascinata fino a ottobre inoltrato, sia ad un generale blocco dei consumi a livello nazionale ed internazionale”
Come abbiamo riportato anche nel nostro articolo: https://www.flornewsliguria.it/olanda-e-germania-segnalano-contrazione-delle-esportazioni-di-fiori-e-piante-nel-terzo-trimestre-2022/5467/ la contrazione delle vendite di piante in vaso ha colpito anche i colossi olandesi e tedeschi.
“Questo se da un lato è una buona notizia perchè, di fatto, meno esportano paesi come Germania e Olanda e più c’è spazio per le nostre produzioni” commenta il presidente del Distretto Florovivaistico e di Confagricoltura Liguria Luca De Michelis “dall’altra fa pensare e genera preoccupazione perchè se pure i colossi mondiali stanno facendo i conti con una riduzione di produzione a causa degli alti costi energetici, cosa può accadere alle nostre PMI senza interventi adeguati per calmierare i costi e sostenere la produzione?”
Fortunatamente il blocco settembrino ha trovato uno sfogo a novembre quando è ripartita la vendita dei ciclamini, finalmente pronti per la vendita dopo il lungo periodo caldo e siccitoso “Sebbene l’emergenza idrica sia tutt’altro dall’essere superata e le temperature sono ancora oltre la media stagionale, il ciclamino è una pianta che <non ha scadenza> e quindi si può vendere per tutto il periodo autunno-invernale” continua Lionella Pastor “Cosa che non accade invece con il crisantemo, il cui consumo è strettamente legato alla commemorazione dei defunti. Quest’anno abbiamo assistito ad un riduzione della produzione di almeno il 20% su scala nazionale”.
Nell’estremo ponente, la coltivazione del crisantemo da reciso si va a sovrapporre a quella del ranuncolo “questo mette i coltivatori di fronte ad un bivio se scegliere un prodotto che ha una commerciabilità limitata, che si esaurisce tra fine ottobre ed i primi di novembre, oppure dedicarsi a tempo pieno ad una coltivazione più redditizia e spalmata su un periodo più lungo” commenta Alessandro Lanteri del Distretto Florovivaistico “ormai è consolidato il cambio di indirizzo produttivo per molte aziende che storicamente si dedicavano ai crisantemi, le quali hanno preferito investire su ranuncoli ed anemoni. Questo ha creato una mancanza di prodotto ed un’innalzamento dei prezzi, quest’ultimo anche dovuto a ritocchi effettuati da coltivatori e commercianti per sostenere i rincari”.
Il settore albenganese delle piante in vaso ora spera nel periodo natalizio per spingere su ciclamini e Stelle di Natale, le top produzioni del periodo. Le piante aromatiche, ormai divenuta una coltivazione spalmata su tutto l’arco dell’anno, c’è stata quest’anno una lieve flessione nel mercato autunnale.
Per i fiori recisi, grande avvio dell’asta al Mercato dei Fiori di Sanremo, come riportato nel nostro articolo dedicato: https://www.flornewsliguria.it/90-000-steli-battuti-alla-prima-asta-della-stagione-2022-23-al-mercato-dei-fiori-di-sanremo/5585/
che fa ben sperare per la stagione 2022-2023 appena iniziata.