Sbocciano i fiori di Sanremo sul green carpet percorso dai cantati in gara al 75esimo Festival della canzone Italiana. Oltre alla moda, tra gli outfit firmati degli artisti in gara, chi più e chi meno eccentrico, a spiccare sono stati i colori dei bouquet, qualcuno custodito lungo tutta la passerella, altri lanciati alla folla in festa intorno all’ingresso dell’Ariston. Anemoni soprattutto, ranuncoli, e poi garofani, mimose, strelitzie, ginestre, ma anche fronde verdi, tra eucalipti e mirto…
Sarà stato il predominante bianco e nero dei look esibiti dai cantanti, ma i fiori di Sanremo, nella loro gamma cromatica che ha spaziato dai gialli e arancio ai più delicati rosa, toccando anche i rossi, i porpora e viola, sono riusciti a conquistare la scena.
Dire Festival, in fondo, significa parlare di fiori: la kermesse musicale più famosa di Italia nasce negli anni Cinquanta con l’idea di rilanciare l’economia sanremese, terra di ibridatori noti in tutto il mondo, come ricordava la giornalista Antonella Cignarale nella puntata di Report andata in onda domenica 9 febbraio dedicata al mondo della floricoltura di Sanremo e alle sue difficoltà e insidie.
Il legame tra media e fiori non si è mai dissolto, lo testimoniano i riflettori puntati sui fiori, protagonisti assoluti della passerella dei cantanti 2025, e sempre gradite e fresche presenze nelle sale stampa dedicate alle centinaia di giornalisti che affollano Sanremo in questi giorni. Non ha sottovalutato questo aspetto Elodie, tra gli artisti in gara, che proprio prima dell’inizio del Festival 2025 ha fatto visita al Mercato dei Fiori, dove quotidianamente si confezionano i bouquet del Festival. Accolta dal presidente di Amaie Energia Sergio Tommasini e dal direttore Franco Barbagelata, la cantante ha salutato il team di Jessica Tua – Flower Stylist e di Pietro Laezza, vincitore del concorso per bouquet 2025, “stilisti” degli scenografici mazzi floreali.
Ranuncoli e anemoni hanno conquistato l’attenzione delle telecamere (e degli spettatori amanti della bellezza), comparendo in quasi tutti i bouquet tra scelte monocromatiche e accostamenti con diverse fronde verdi. Se il Festival lega la sua immagine a Sanremo e ai suoi fiori, è proprio dal territorio che arrivano i fiori più gettonati per i bouquet sbandierati dagli artisti sul green carpet. Luca De Michelis, presidente del Distretto Florovivaistico della Liguria e presidente della Federazione Nazionale di Prodotto Florovivaismo di Confagricoltura ha raccontato ad AdnKronos che non ci saranno fiori sul palco tecnologico di questa edizione numero 75, ma che saranno proprio i bouquet consegnati ai protagonisti a ricordare al pubblico la storia del territorio e di uno dei suoi prodotti di eccellenza.
“Un tripudio di colori”, ha confermato De Michelis. E, proprio come nella moda, l’arcobaleno di sfumature e accostamenti ha catturato l’attenzione, raccontando di un comparto che caratterizza Sanremo e la Riviera, capace di dettare tendenze e proporre prodotti di successo, frutto di ricerca e selezione, per le quali la floricoltura ligure si distingue da sempre. Lo raccontava anche Report poche sere fa: la selezione degli ibridi è difficile, lunga e costosa. Non si tratta solo di creatività, ma di capacità e talenti che, grazie alla vivacità e freschezza dei bouquet in bella mostra insieme ai cantanti, possono raccontarsi a un pubblico enorme, portando il loro elegante e raffinato omaggio al territorio.
Articolo della nostra collaboratrice Alessandra Chiappori.