Si accendono le luci del Festival della Canzone Italiana 2024 e milioni di telespettatori potranno ammirare anche i fiori che arricchiscono da sempre il palco del Teatro Ariston.

«La ribalta del Festival di Sanremo è un’eccezionale occasione di visibilità per i fiori liguri – afferma il presidente dei  florovivaisti di Confagricoltura, nonché presidente di Confagricoltura LiguriaLuca De Michelis  – Sono un brand che tutto il mondo ci invidia e sono, al pari della canzone, un ambasciatore del Made in Italy.»

La Liguria è leader nazionale nella produzione di piante e fiori: rappresenta in volume il 30% e in valore il 14% di tutto il florovivaismo italiano, che ha sfiorato 2,8 miliardi di euro nel 2021 (cfr dati al fondo).

Anche quest’anno la visibilità al Festival di Sanremo sarà massima, grazie ai bouquet che saranno omaggiati alle artiste e a tutti gli ospiti della manifestazione.

Il concorso floreale che decreta il “bouquet del Festival di Sanremo” è una vetrina importante. I bouquet donati durante la kermesse saranno caratterizzati da ranuncoli, papaveri, ginestre, anemoni e le fronde legate al Ponente Ligure.

«E’ bene infine ricordare – conclude De Michelische è ligure la quasi totalità della ricerca varietale in florovivaismo. Qui tracciamo la strada della floricoltura europea e mondiale, con migliaia di brevetti su varietà sempre più belle, resistenti e prestigiose. E l’occasione del Festival è anche quella di celebrare la ricerca, che in Liguria si tramanda da generazioni, fin dagli albori dell’800.»

SULLA PRESUNTA PRESENZA DEI TRATTORI AL FESTIVAL

« Non entro nel merito delle scelte altrui – precisa il presidente De Michelisma Confagricoltura, da oltre 100 anni dalla parte dell’impresa e dell’agricoltura, da sempre porta avanti le istanze del comparto nelle sedi istituzionali preposte, ed i risultati ottenuti nascono da questa serietà di confronto. Nello specifico continuiamo a lavorare, a Roma come a Bruxelles, per difendere la nostra agricoltura. Non è un caso che in Italia almeno fino al 2026 ci saranno le agevolazioni sul gasolio agricolo, mentre in Francia e Germania sono state ‘revocate’ scatenando la protesta in quei Paesi. E sulla PAC – conclude – giova anche ricordare che Confagricoltura, da sola, due anni fa aveva detto all’UE che tali scelte erano completamente errate».

I DATI DEL COMPARTO

Il florovivaismo italiano vale 2,8 miliardi di euro, il 4,6% della produzione a prezzi di base dell’agricoltura italiana.
Secondo Myplant & Garden, il Salone internazionale del Verde che si terrà il prossimo 22-24 febbraio a FieraMilano-Rho, «è il dato più alto delle ultime annate prese in esame».

La Liguria rappresenta il 30% della produzione nazionale e vale 386 milioni di euro, rispetto ai 365 milioni di euro del rilevamento precedente, e vanta il primato delle aziende che coltivano fiori in piena aria.

Toscana, Liguria, Sicilia, Lombardia, Lazio, Puglia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte guidano, nell’ordine, la classifica delle regioni italiane con il più alto valore alla produzione del settore florovivaistico nazionale, cresciuto del 5% nel 2021 rispetto all’anno precedente.

In Toscana e Lombardia sono presenti le principali attività vivaistiche ornamentali arbustive e forestali, mentre in Campania le aziende sono specializzate soprattutto nella coltivazione di fiori in coltura protetta.

In crescita anche il valore delle esportazioni di prodotto orto-florovivaistici. Nel 2021 il valore alla produzione dell’export ha raggiunto i 1.143 milioni di euro, 903 nell’anno precedente.

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