CIA Imperia lancia la protesta contro le tariffe dell’acqua per uso irriguo, che Ireti applica nei territori comunali di sua competenza “giunte a prezzi insostenibili”, secondo gli agricoltori della Confederazione.
Il 19 Dicembre 50 agricoltori hanno manifestato pacificamente nel consiglio comunale di Camporosso, seguiti da un’altra delegazione all’assise del Comune di Vallecrosia il 28 dicembre.
“Una dimostrazione pacifica per segnalare che i prezzi dell’acqua sono fuori controllo da troppi anni e che le aziende sono in sofferenza”, ha spiegato Mariangela Cattaneo, presidente CIA Imperia “Sono più di cinquecento le aziende a rischio chiusura perché non riescono più a sopportare tariffe così alte”.
Il problema risale a febbraio del 2019 quando il consiglio provinciale ha autorizzato l’Ireti, subentrata all’acquedotto di Savona, a fare questi aumenti, addirittura retroattivi di un anno. L’acqua su Imperia costa sui 25-26 centesimi, in altri posti sui 40 mentre nei Comuni coinvolti nella fornitura di Ireti siamo arrivati quasi a 2 euro al metro cubo.
Gli agricoltori hanno ottenuto da parte dei sindaci Gibelli (Camporosso) e Biasi (Vallecrosia) e dalle rispettive amministrazioni massimo impegno a modificare la delibera provinciale all’origine di questi spaventosi rincari, che hanno portato le aziende ad avere bollette anche superiori ai 10.000 €.