Nel Regno Unito, le autorità hanno scoperto che alcuni importatori commettono intenzionalmente errori sui documenti doganali per eludere le tasse di frontiera post-Brexit. Ciò ha portato a maggiori ritardi e controlli alle frontiere.
Un portavoce dell’HM Revenue and Customs (HMRC) ha dichiarato: «Abbiamo identificato un modello in cui gli importatori forniscono deliberatamente informazioni errate sulla loro documentazione per evitare di pagare i dazi richiesti. Ciò non solo mina la sicurezza delle frontiere del Regno Unito, ma mette anche in difficoltà le imprese conformi.».
Il governo inglese si è impegnato ad affrontare il problema.
Ricordiamo che a partire dal 30 aprile 2024, le nuove normative impongono l’ispezione di determinate merci ai posti di frontiera, con tariffe che variano in base al prodotto. Ciononostante, la non conformità persiste, poiché le imprese mirano a eludere questi controlli e costi aggiuntivi.
Nigel Jenney, amministratore delegato del Fresh Produce Consortium, ha evidenziato ripercussioni dannose sulla catena di approvvigionamento, sottolineando la deperibilità dei prodotti freschi. Alcune spedizioni sono state ritardate fino a 48 ore. Un approccio del governo, secondo Jenney “oscenamente costoso” e “altamente burocratico e poco efficiente”.
Mentre il Regno Unito si adatta al contesto commerciale post-Brexit, è evidente l’urgente necessità di un sistema di controlli alle frontiere snello ed economicamente vantaggioso, con l’obiettivo di garantire un panorama commerciale equo e sicuro nonostante le preoccupazioni sui ritardi.
Ricordiamo che per gli esportatori italiani, abbiamo creato una guida al fine di spiegare meglio le nuove normative per l’esportazione verso il Regno Unito: https://www.flornewsliguria.it/come-esportare-nel-regno-unito-la-guida-di-flornews-liguria/11612/